La Provincia ha garantito piena collaborazione sottolineando che l’obiettivo è assicurare la continuità didattica in totale sicurezza
CHIETI – Ieri pomeriggio a Chieti è iniziata la demolizione del corpo centrale dello storico edificio dell’Istituto superiore “Luigi di Savoia”. L’edificio è risultato vulnerabile sotto il profilo sismico, secondo le indagini dei tecnici della Provincia. Circa 500 dei 1.300 studenti dell’istituto sono stati collocati in un altro edificio della stessa scuola, mentre gli altri sono stati distribuiti in diverse sedi, tra cui il Seminario regionale, la vecchia sede del liceo scientifico Masci e l’Istituto “De Sterlich”. Tuttavia, molti studenti hanno disertato le lezioni chiedendo di essere trasferiti altrove per motivi di sicurezza.
La preside Grazia Angeloni ha proposto alla Provincia di trasferire gli studenti rimasti nella sede di via D’Aragona, avanzando l’ipotesi di utilizzare le strutture del Masci e del Galiani. Un problema logistico, però, impedisce lo spostamento dei laboratori, attualmente allestiti nella sede centrale, dove rimangono 22 classi. La Provincia ha garantito piena collaborazione, come confermato dalla consigliera provinciale Silvia Di Pasquale, sottolineando che l’obiettivo è assicurare la continuità didattica in totale sicurezza. Il presidente della Provincia, Francesco Menna, ha convocato una riunione per affrontare la questione, con l’intenzione di individuare aule disponibili in altri istituti locali, come richiesto dalla dirigente e dalle famiglie.