Il sopralluogo ha permesso agli investigatori di accedere per la prima volta all’interno dello stabilimento
CHIETI SCALO – L’incendio scoppiato il 30 settembre presso la Mag.Ma di Chieti Scalo, un’azienda specializzata nel recupero di rifiuti industriali, tra cui plastica e cellulosa, non sembra essere di origine dolosa. Le indagini preliminari, infatti, escludono l’azione intenzionale, ma gli accertamenti proseguono per chiarire le cause precise del rogo.
Una recente ispezione è stata condotta dalla squadra mobile della Questura di Chieti, dalla polizia scientifica e da tre ispettori del Servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro della Asl Lanciano Vasto Chieti. Il sopralluogo ha permesso agli investigatori di accedere per la prima volta all’interno dello stabilimento, con l’opportunità di documentare l’area con video e fotografie, soprattutto nella zona da cui si pensa sia partito l’incendio. Tuttavia, per determinare con certezza le cause dell’incendio, potrebbe essere necessaria una consulenza tecnica più approfondita. La fabbrica, nel frattempo, è stata posta sotto sequestro.