Aree protette: Imprudente, rinnovata convenzione PNALM per danni causati da orsi

11 Ottobre 2024
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Regione e ente Parco intendono dare una risposta concreta alle istanze dei cittadini che vivono e lavorano nelle zone a ridosso dell’area protetta

L’AQUILA – Agevolare le procedure di accertamento e risarcimento dei danni causati dagli orsi alle colture e al patrimonio zootecnico nei territori di competenza regionale adiacenti al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Con questo obiettivo è stato rinnovato lo schema di convenzione tra la Regione e l’ente Parco, siglata nel 2020 dal vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, e dal presidente del PNALM, Giovanni Cannata. Una sinergia tra i due enti tesa a dare una risposta concreta alle istanze dei cittadini che vivono e lavorano nelle zone a ridosso dell’area protetta, alle prese quotidianamente con i rischi derivanti dalla presenza dell’orso.
L’accordo prevede, tra le altre cose, una semplificazione delle procedure di accertamento dei danni e della loro gestione, rendendo i processi più rapidi ed efficienti sia per il rilevamento che per l’indennizzo delle perdite subite. Si tratta di un sostegno economico significativo in un’area dove la presenza dell’orso marsicano, pur essendo un elemento di pregio per la biodiversità, può comportare disagi per le attività agricole e zootecniche locali.
“La convenzione – dichiara il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura e ai Parchi, Emanuele Imprudente – rinnovata alla luce dei risultati positivi del precedente accordo, conferma la volontà delle istituzioni di mettere in campo azioni concrete e coordinate per mitigare i conflitti tra la fauna selvatica e le attività umane, attraverso il supporto delle misure di prevenzione e la gestione tempestiva delle situazioni critiche”.
Il vicepresidente Imprudente ha altresì sottolineato come sia “fondamentale continuare a lavorare in sinergia con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, cui va un ringraziamento particolare per il suo costante supporto e per la collaborazione attiva nel perseguire questi obiettivi. Una sinergia – conclude – tesa a tutelare gli interessi delle comunità locali, favorendo l’adozione di strumenti che permettano di salvaguardare il patrimonio naturale senza compromettere lo sviluppo economico delle aree rurali”.

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