Detenuto finge d’ingerire 3 lamette per andare in ospedale e ha aggredito poliziotti e sanitari al diniego del medico al trasferimento nel presidio.
PESCARA – La scorsa notte, un detenuto ha finto di ingerire 3 lamette in carcere a Pescara per poter essere trasferito in ospedale. L’uomo e il caregiver, suo compagno di cella, sono stati accompagnati dagli agenti di Polizia penitenziaria nell’infermeria del San Donato di Pescara e, alla decisione del medico della Casa circondariale, di riportarli nella camera di detenzione, è andato in escandescenza. Spalleggiato dal compagno di cella caregiver, ha aggredito sia il personale di polizia che quello sanitario.
Lo ha denunciato Sabatino Petrongolo, dell’Unione sindacati di Polizia penitenziaria (Uspp) sottolineando che “Purtroppo, bisogna nuovamente sottolineare la gravissima situazione del penitenziario pescarese, che con un sovraffollamento del 180 per cento ed una concentrazione di detenuti facinorosi, non è più gestibile – ha aggiunto il sindacalista – L’alto numero di detenuti, dei quali più del 70 per cento presentano disagi psichici e di dipendenza cronica da sostanze e la grave carenza di personale in cui oggi versa l’istituto, rende il penitenziario una bomba pronta ad esplodere – ha concluso Petrongolo – Solo la grande professionalità e disponibilità dei pochi agenti rimasti sta evitando il peggio ogni giorno che passa, con eventi critici continui”.