La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo ha respinto l’opposizione delle associazioni animaliste, riconoscendo la legittimità del prelievo selettivo dei cervi deciso dalla Regione
L’AQUILA – La legittimità del prelievo selettivo dei cervi in Abruzzo è stata riconosciuta dal Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo. Questa mattina, l’ordinanza del TAR ha respinto la domanda di tutela cautelare presentata dalle associazioni animaliste, negando anche la sospensiva. I giudici hanno confermato che il cervo rientra tra le specie cacciabili secondo la legge del 1992, e che la delibera regionale, impugnata dalle associazioni, è stata adottata in conformità con il piano faunistico venatorio.
Il parere positivo dell’ISPRA ha sostenuto la decisione della Regione, affermando che il contenimento dei cervi non compromette la popolazione complessiva e non minaccia l’estinzione della specie. Il tribunale ha anche osservato che il numero dei cervi da catturare è una sottostima rispetto alla popolazione attuale, non essendo stato monitorato l’intero territorio regionale.
“L’ordinanza del TAR conferma la corretta gestione dell’assessorato all’agricoltura e alla caccia, sottolineando la necessità di contenere il numero dei cervi per tutelare il lavoro degli agricoltori e garantire un giusto equilibrio sul territorio,” ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Marsilio ha ringraziato il personale dell’assessorato e l’avvocatura regionale per il lavoro svolto, ribadendo l’importanza della tutela delle specie protette e dell’equilibrio territoriale.