A convocarla il gruppo di opposizione per garantire la trasparenza sulla vicenda e la vicinanza delle istituzioni alle famiglie
TERAMO – Il gruppo consiliare di minoranza della Provincia di Teramo, rappresentato da Lanfranco Cardinale e i colleghi Pietro Adriani, Maria Cristina Cianella, Luciano Giansante e Andrea Scordella, ha espresso la volontà di collaborare nella risoluzione dei problemi legati al sequestro dell’Istituto Delfico. In una nota congiunta, i consiglieri sottolineano l’importanza di mettere da parte divisioni politiche e lavorare insieme per il bene della comunità, duramente colpita dalla vicenda che coinvolge circa 1.200 studenti evacuati.
«Sulle disgrazie non si scherza e non si specula», ha esordito il gruppo, rimarcando l’urgenza di una “sana alleanza” per superare le difficoltà causate dal sequestro e garantire una risposta tempestiva alla cittadinanza. La minoranza ha inoltre chiarito alcuni aspetti importanti legati alla gestione degli appalti per la sicurezza scolastica, rispondendo implicitamente alle critiche del presidente della Provincia, Camillo D’Angelo.
Secondo il gruppo, la delega degli appalti per gli edifici scolastici a Invitalia non è stata una decisione locale, ma un indirizzo imposto dalla Struttura Commissariale Sisma 2016, presieduta all’epoca da Giovanni Legnini, nell’ambito di un Accordo Quadro tra Governo e Regioni che ha coinvolto Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. «Nessun ente locale ha avuto voce in capitolo su questa scelta, l’abbiamo tutti subita», affermano i consiglieri. Contestano inoltre l’affermazione di D’Angelo secondo cui le precedenti amministrazioni non avrebbero fatto abbastanza: «È falso. I finanziamenti attuali sono il risultato del lavoro delle due precedenti consigliature, che hanno gestito emergenze come terremoti, nevicate, pandemia e la mancanza di personale».
Il gruppo di minoranza ha poi sollevato dubbi sull’attenzione dell’amministrazione provinciale riguardo ai sopralluoghi effettuati dagli inquirenti nei mesi precedenti al sequestro del Delfico, chiedendosi come mai nessuno sia intervenuto prima dell’inizio dell’anno scolastico. Preoccupazione è stata espressa anche sulla gestione interna dell’Ente, soprattutto in merito al rifiuto da parte della Provincia di Teramo dell’offerta del Commissario Sisma Guido Castelli. Il 13 giugno scorso, Castelli aveva proposto un supporto tecnico per accelerare gli interventi sugli edifici scolastici, un’offerta declinata dalla Provincia. «L’impressione è quella di un Ente isolato, spesso in conflitto con tutti, che fatica a tradurre i progetti in azioni concrete», si legge nella nota.
La minoranza ha quindi convocato per giovedì prossimo la Commissione di Vigilanza dell’Ente, «una sede istituzionale per valutare tutte le circostanze legate a questa vicenda e informare adeguatamente le parti coinvolte». L’obiettivo, secondo il gruppo, è garantire trasparenza e assicurare che studenti, famiglie e docenti possano percepire concretamente la vicinanza delle istituzioni in questo momento difficile.