Un lungo giro in bici, circa 4 mila chilometri, per Latifa Benharara, pittrice sulmonese di adozione, italiana di seconda generazione, originaria del Marocco, che pedala per promuovere il ciclismo femminile e i valori umani di cui la bici si fa veicolo.
L’AQUILA – ‘From Maiella to Sahara bike experience’ un viaggio in bicicletta, dall’Abruzzo a Zagora, passando per Casablanca fino al deserto del Sahara per valorizzare il ruolo della donna nel mondo delle 2 ruote. Protagonista di questa avventura è Latifa Benharara, originaria del Marocco, che sta affrontando in queste ore i primi chilometri dell’iniziativa partita da piazza Garibaldi a Sulmona, in provincia dell’Aquila.
“L’idea nasce dal desiderio di creare un percorso che unisca le persone attraverso il cicloturismo e la pratica dello sport, rispettando il prossimo e l’ambiente”. Ha detto la ragazza che raggiungerà la Spagna e, attraversando lo ‘Stretto di Gibilterra’, arriverà nel Continente africano, nel Magreb, raggiungerà Rabat e il 23 novembre, come da programma, dovrebbe concludere il suo giro a Erg Chigaga (Zagora), in Africa. La giovane è seguita da un team di esperti.
“La mia missione è pedalare lungo il tragitto di oltre 4 mila chilometri per 4 nazioni creando così una rete di legami e connessioni con l’opportunità di farla crescere nel corso degli anni – ha concluso – L’obiettivo è promuovere i valori umani di cui la bici è veicolo, l’importanza del pedalare in libertà senza pregiudizi”.