“L’agricoltura abruzzese è sotto attacco ambientalista”. Così Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, scrive in una missiva indirizzata al prefetto Di Vincenzo.
L’AQUILA – Dino Rossi, coordinatore del Cospa Abruzzo, scrive al prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, per denunciare la situazione che vive il mondo agricolo abruzzese, sotto attacco degli ambientalisti, ha sottolineato al rappresentante del Governo nella lettera.
Nel corso del recente incontro in Commissione agricoltura in Regione Abruzzo “si è arrivati ad uno scontro tra prelievo venatorio e tutela” e Rossi richiama all’attenzione la ‘mafia pascoli’ fenomeno non estraneo all’Abruzzo evidenziando che sono troppi gli interessi che ruotano attorno alla fauna selvatica e spesso e che entrano in conflitto con l’attività degli agricoltori e degli allevatori senza trascurare i fondi europei per i diversi progetti da mettere in campo e, in particolar modo, per i corridoi faunistici come quelli per l’Orso bruno amrsicano.
Il coordinatore del Cospa ha sottolineato che, in relazione all’abbattimento dei cervi, deciso con delibera regionale, che partirà il 14 ottobre, sarebbero in gioco “svariati milioni di euro della Ue non a tutela degli animali, nessuno ha pensato al loro fabbisogno, in fatto di cibo e acqua”. Rossi parla di ‘soprusi da parte del mondo ambientale’ e di affari che interessano i 16 corridoi dell’orso, in Italia, contro i 6 della Grecia, tramite i progetti Life. ‘Sempre più chiara la somiglianza alla mafia dei pascoli – ha concluso il presidente Cospa – In sostanza, le associazioni ambientaliste vogliono impadronirsi anche dei terreni privati, all’insaputa delle imprese agricole. Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa”.