Le motivazioni del sequestro sono riconducibili a un’attività d’inchiesta della procura che ha riscontrato carenza di sicurezza antisismica
TERAMO – La magistratura di Teramo ha posto sotto sequestro il palazzo del liceo classico Delfico di Teramo, che ospita anche il Convitto nazionale per un totale di 1.200 studenti, perché non sicura dal punto di vista sismico. L’ordinanza firmata dal tribunale di Teramo in composizione collegiale (Francesco Ferretti presidente, Marco D’Antoni giudice, Martina Pollera giudice relatore) è stata notificata alle 15 di ieri ai dirigenti dei due istituti, facendo scattare l’immediata evacuazione degli studenti e alunni del solo Convitto, perché nel liceo non c’era attività didattica pomeridiana.
Gli studenti del liceo resteranno a casa almeno una settimana, mentre si cercano soluzioni alternative, secondo quanto emerso nella conferenza stampa che è stata poi organizzata in serata dalla Provincia di Teramo, proprietaria dello storico palazzo di piazza Dante. Secondo il presidente Camillo D’Angelo, “alla base della decisione ci sono accertamenti ministeriali che parlano di condizioni non idonee a garantire la sicurezza, sia dal punto di vista della staticità strutturale che della vulnerabilità sismica”.
Il piano annunciato dal presidente prevede soluzioni tampone urgenti, come i locali dell’Università, per far tornare gli studenti sui banchi entro 7-10 giorni. Nel frattempo si avvierà la pratica per realizzare una scuola provvisoria modulare, come quelle già usate nella gestione delle emergenze terremoto, che sarà pronta entro l’inizio del 2025. Gli alunni delle elementari e delle medie saranno invece accolti temporaneamente in altri plessi cittadini, andranno tra la De Iacobis e la San Berardo e sarà garantita la mensa a tutti quegli alunni che ne usufruivano.. I fuori sede invece sono stati trasferiti in albergo, come ha garantito il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto.
Il sequestro del palazzo è quindi la conseguenza dell’inchiesta della procura, condotta dal pm Davide Rosati, che si basa su uno studio peritale dei tecnici del Comitato tecnico amministrativo del provveditorato interregionale delle opera pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna, la cui valutazione dell’indice di vulnerabilità sismica dello storico edificio, inaugurato 90 anni fa, confuta le conclusioni di quelli fatti dalla Provincia di Teramo tra il 2017 e il 2019. La struttura ospita lo storico liceo classico, ma anche i licei scientifico e coreutico, oltre a 14 classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. Il Comune di Teramo risponde della scuola elementare e media annessa al Convitto e dei suoi convittori, una sessantina di studenti fuori sede che sono stati sistemati temporaneamente in albergo.