Mauro Nardella, vice segretario del Sindacato di Polizia penitenziaria chiede di riportare la sede del Provveditorato regionale di Polizia penitenziaria a Pescara
PESCARA – Ventitrè giorni i prognosi è il pesante bilancio dell’ennesima aggressione al carcere di Pescara dove un detenuto, di origine Nordafricana, ha aggredito un agente di Polizia penitenziaria e poi un collega intervenuto per fermare il recluso. Per Mauro Nardella, vice segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria (SPp) il San Donato è un carcere che “non conosce tregua” per “eventi critici e aggressioni al personale soprattutto dal momento in cui il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria (Prap) fa capo a Roma.
Nardella chiede di riportare la sede del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria a Pescara “è una priorità – rimarca il sindcalista per – Ridare spessore al carcere cittadino” inoltre per costruire la sede del Prap nel capoluogo adriatico sono stati investiti diversi milioni di euro.
“Pescara è arrivata ad avere 442 detenuti su una capienza regolamentare di 276 e con ben 142 detenuti di origine straniera. Se a questo ci aggiungiamo un personale troppo scarno, in numeri, capiamo bene in che condizione hanno portato un carcere una volta modello da seguire proprio per l’avere incastonato in esso la sede del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria – ha concluso il vice del Sindacato di Polizia penitenziaria – Il governatore Marsilio ha preso precisi impegni per la riproposizione dell’amministrazione penitenziaria Regionale nella città rivierasca. Invitiamo lo stesso a riprendere mano al progetto e praticarlo. Ai colleghi aggrediti va il nostro più totale sostegno”.