Niente incendi su monte Morrone questa estate, furti in calo e controlli antidroga intensificati. I dati forniti dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, su Sulmona, sono confortanti.
SULMONA – Nemmeno un incendio su monte Morrone questa estate. Qualche rogo è divampato sul versante occidentale della Valle Peligna causato più che altro da negligenza, a quanto pare. Furti in calo in città e sono stati intensificati i controlli antidroga. La strategia messa in campo dalle istituzioni per proteggere Sulmona sta portando a buoni risultati: quintuplicati gli arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e raddoppiati i controlli. Istituzioni e Forze dell’ordine lavorano in sinergia per garantire ‘tranquillità’ nell’area che ospita il supercarcere di via Lamaccio dove sono ospitati circa 500 detenuti la gran parte dei quali in regime di ‘Alta sicurezza’ per reati legati a mafia, criminalità organizzata e terrorismo. Il regime di semilibertà concesso a due ergastolani, in questi ultimi anni, ha messo in allarme la comunità, ma la situazione è sotto controllo. Sulmona è a rischio infiltrazioni, questo è vero, e non solo per la presenza di un supercarcere, ma per la prossimità a territori ricchi e che vivono nuove primavere. Individuati i fattori di rischio, questa realtà fragile si protegge e si difende.
Per i furti, dagli 89 denunciati nei primi 8 mesi del 2023 si è passati ai 61 di quest’anno. Un’analisi del dato, fornito nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svolto le scorse ore, potrebbe fare insospettire chi conosce le dinamiche mafiose e portare a pensare che ‘la calma’ è tipica dei ‘territori infiltrati’ per una sorta di ‘connivenza’ con certe entità, ma in realtà il dato va considerato alla luce della massiccia attività di prevenzione e quindi dell’intensificazione dei controlli delle Forze dell’ordine contro i reati predatori. I controlli di vicinato, la maggiore attenzione dei cittadini ai movimenti e alle presenze nei quartieri fa il resto e l’installazione di allarmi e di nuove telecamere dell’impianto di video sorveglianza publico scoraggiano la commissione di reati predatori.
Il prefetto Di Vincenzo ha presieduto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel capoluogo peligno. All’incontro hanno preso parte il sindaco, Gianfranco Di Piero, il questore della Polizia di Stato Enrico De Simone, il procuratore capo del Tribunale di Sulmona, Luciano D’Angelo e i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si registrano inoltre importanti risultati nell’azione di contrasto ai reati tenuto conto che nei primi 8 mesi del 2024 ci sono stati 22 arresti e 92 persone denunciate, a fronte di 4 arresti e 55 denunce nell’analogo periodo del 2023.
In tutta la provincia aquilana non mancano i controlli di prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata. Particolarmente accurata è l’attività del ‘Gruppo Interforze Antimafia’ istituito presso la Prefettura dell’Aquila e nel cui ambito operano i rappresentanti dielle forze di polizia e della Direzione investigativa antimafia.
Nel corso dell’incontro si è inoltre preso atto che nel territorio di Sulmona e nell’intera area del monte Morrone, nel corso della stagione estiva, non si sono registrati incendi di rilievo, tema che era stato affrontato durante la riunione del 6 dicembre 2023 e che aveva portato all’adozione di uno specifico protocollo operativo per la prevenzione degli incendi nel territorio del Morrone. Il procuratore della Repubblica D’Angelo ha sottolineato l’importanza della collaborazione interistituzionale
che è garanzia della tutela del rispetto delle regole di convivenza civile. Il primo cittadino ha ringraziato il prefetto e le Forze di polizia per la continua e preziosa attenzione rivolta alla tutela della sicurezza della cittadinanza.