Marsilio e Masci commentano gli arresti e le denunce per gli aggressori del reparto di oncologia a Pescara

19 Settembre 2024
1 minuto di lettura

Il Presidente della Regione Abruzzo e il Sindaco del capoluogo dannunziano si complimentano con le forze dell’ordine

PESCARA – Dopo l’episodio barbaro dell’aggressione al reparto di oncologia di Pescara, la Polizia di Stato ha disposto 3 arresti e 11 denunce. Una risposta immediata che sia il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e sia il Sindaco di Pescara, Carlo Masci hanno applaudito. Marsilio ha dichiarato: “Al Questore, al Prefetto e al Procuratore di Pescara, porgo i complimenti personali e dell’intera giunta regionale per la pronta ed efficace risposta data dopo la violenta aggressione avvenuta all’ospedale di Pescara venerdì scorso. In questi giorni sono stato costantemente in contatto tramite il Prefetto e il Questore di Pescara, che mi hanno tenuto sempre informato sulle attività di indagine e sulle misure adottate per prevenire il ripetersi di questi fenomeni. Non posso che cogliere con soddisfazione la mano ferma usata nei confronti di questi soggetti, che sarà anche utile per rassicurare il personale sanitario che la loro sicurezza e la loro incolumità sono per noi dei valori assoluti da difendere con la massima attenzione”.

Anche Masci si è detto soddisfatto: “La risposta delle forze dell’ordine è arrivata puntuale, dopo l’assalto al reparto di Oncologia dell’ospedale. Come accade sempre per ogni fatto di cronaca che si verifica in città, la svolta nelle indagini è maturata nel giro di pochissimo e di questo ringrazio gli investigatori della squadra mobile, il questore e il procuratore. Il mio grazie va anche al prefetto Ferdani che lunedì scorso, dopo quell’assalto ignobile in un reparto ospedaliero da parte di 40 persone, ha riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica mostrando, come sempre, un’attenzione massima su tutto ciò che accade a Pescara, un’attenzione finalizzata a declinare sul territorio tutte le azioni possibili, preventive e repressive. Sono certo che a questo primo traguardo, importante per rassicurare tutti coloro che lavorano in ospedale o sono ricoverati nei vari reparti, ne seguiranno anche altri, per evitare che si verifichino altri episodi della stessa gravità”.

Altro da

Non perdere