Daspo nei confronti di cinque ultras del Teramo dopo gli scontri in A14

19 Settembre 2024
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Sono stati denunciati per reati che includono rissa, porto di armi o oggetti atti a offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio

CHIETI – Il Questore di Chieti, Aurelio Montaruli, ha emesso cinque provvedimenti di D.a.Spo. (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti ultras del Teramo, coinvolti negli scontri avvenuti lo scorso 25 agosto sull’autostrada A14, nei pressi dell’uscita Val di Sangro. Gli incidenti si sono verificati tra tifosi del Giulianova e del Teramo, diretti rispettivamente a Vasto e ad Agnone (Isernia) per seguire le loro squadre impegnate negli incontri di Coppa Italia.

I provvedimenti, elaborati dalla Divisione Anticrimine di Chieti, variano in durata: due tifosi sono stati sanzionati con tre anni di interdizione, mentre per gli altri tre, già destinatari in passato di analoghi provvedimenti, le sanzioni sono state estese rispettivamente a cinque, sei e otto anni. I cinque ultras sono stati denunciati per reati che includono rissa, porto di armi o oggetti atti a offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio.

Il giorno degli scontri, alcuni automobilisti in transito hanno segnalato la presenza di decine di tifosi, molti dei quali a volto coperto e armati di bastoni, cinture e fumogeni, che bloccavano il traffico. Una pattuglia della Polizia Stradale del Distaccamento di Lanciano è intervenuta sul posto, trovando il tratto autostradale ormai libero ma disseminato di bastoni in plastica, una cintura in cuoio, resti di fumogeni esausti e frammenti di vetro. Sulla scarpata adiacente alla corsia di decelerazione del casello Val di Sangro, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere un principio di incendio causato dall’accensione dei fumogeni.

L’indagine condotta dalla Digos di Chieti, in collaborazione con la Digos di Teramo, ha permesso di ricostruire la dinamica degli eventi. Fondamentali sono stati un breve video circolato sul web che ritraeva parte degli scontri e le immagini delle telecamere di videosorveglianza lungo il tratto autostradale. Grazie a questi elementi, gli inquirenti sono riusciti a identificare i cinque ultras teramani e a confermare il loro coinvolgimento nelle azioni violente.

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