Orsi e Pastori, due specie a rischio di estinzione: oggi il convegno a Navelli. Rossi: “L’ambientalismo si vive ogni giorno”
NAVELLI – “Ci riuniamo oggi a Navelli per riflettere su come poter davvero rendere le nostre comunità e i nostri ambienti naturali consoni alla convivenza virtuosa tra esseri umani e fauna selvatica, in particolare gli orsi e i lupi. Per farlo intendiamo tutelare la tradizione agropastorale italiana e abruzzese e riaccendere i riflettori in Italia sulle proteste internazionali del movimento dei trattori contro il Green Deal europeo”. Queste, nelle parole del vicepresidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali Dino Rossi, già presidente del comitato a tutela degli agricoltori abruzzesi Cospa, le ragioni principali del convegno “Orsi e Pastori, due specie a rischio di estinzione”.
L’evento, partecipato da ricercatori, accademici ed esperti del settore agricolo da tutta Italia, si terrà oggi dalle ore 10 presso la Sala polifunzionale “G. Santucci”, in piazza San Pelino, a Navelli. Green Deal, rewilding, usi civici, mafia dei pascoli e convivenza tra essere umano e fauna selvatica saranno i principali nodi affrontati dai diversi relatori.
“L’ambientalismo non si chiacchiera, bensì si vive ogni giorno – dice ad Abruzzo Speciale Rossi – I disagi causati dalla scelta bizzarra dell’Ue di adibire proprio i luoghi della natura e dell’agricoltura europee a terreni per pale eoliche e pannelli fotovoltaici, oltre ai disagi causati dal cosiddetto ‘rewilding’, ovvero il piano di ripristino della natura selvaggia di certo non sono visibili agli ambientalisti ‘da salotto’, ma sono vissuti ogni giorno da chi nella natura ci vive e ci lavora. Il resto sono le parole vuote di chi vuole salvare gli orsi e i cervi e poi li investe in macchina, di chi vuole tutelare la natura e non si rende conto che i saponi che usa sono pieni di componenti chimiche altamente inquinanti, e tanti altri simili ambientalisti da propaganda”.
La giornata si articolerà in due fasi di discussione, una incentrata sull’inclusione degli usi civici nei piani parco e la seconda sulle conseguenze effettive per il territorio abruzzese del cosiddetto “rewilding”, ovvero il concetto di restaurazione della natura selvaggia, previsto dalla legge sul ripristino della natura approvata il 17 giugno dall’Ue.
Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del sindaco di Navelli, Paolo Federico, seguiti dall’intervento dello stesso Rossi e da una breve introduzione della moderatrice, la giornalista Federica Adriani. A seguire, animeranno la mattinata di discussione l’allevatore Virgilio Morisi, sui disagi che affliggono le aziende agricole nelle aree Parco; il presidente degli usi civici di Teramo, Paride Tudisco; la docente dell’Università dell’Aquila Lina Calandra, tra i primi, insieme a Rossi, a denunciare le attività criminose compiute dalla cosiddetta “mafia dei pascoli” sulle montagne abruzzesi.
Dopo un breve rinfresco, le attività del convegno riprenderanno alle ore 14, con gli interventi di: Michele Corti, già docente di Zootecnia di Montagna presso l’Università degli Studi di Milano nonché presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Giovanni Todaro, giornalista naturalista e scrittore che esporrà sulla disinformazione e propaganda; lo studioso di tassonomia e conservazione dei mammiferi Spartaco Gippoliti, in rappresentanza dell’associazione Wilderness; lo zoologo e documentarista esperto di orso bruno e lupi, Paolo Forconi; infine l’allevatore Alessandro Novelli. Al termine dell’ultima relazione, previsto intorno alle ore 16, sarà dato spazio al pubblico per il confronto.