Marsilio: “Questo progetto, insieme a quello delle farmacie dei servizi, contribuirà a evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso e delle corsie ospedaliere”
SAN SALVO – Questa mattina, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, hanno partecipato alla cerimonia di posa della prima pietra della Casa e dell’Ospedale di Comunità a San Salvo. Presenti anche il direttore generale della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, e altre autorità locali.
La nuova struttura, finanziata con fondi del PNRR per un totale di 3,6 milioni di euro, sarà completata entro l’estate del 2026 e rappresenterà un punto di riferimento strategico per l’assistenza sanitaria nel comprensorio vastese.
Il presidente Marsilio ha sottolineato l’importanza del progetto, che mira a decongestionare gli ospedali e avvicinare i servizi sanitari ai cittadini. “Finalmente parte in concreto il piano del PNRR dedicato alla costruzione di questa rete di Case e Ospedali di Comunità,” ha dichiarato Marsilio. “Questo progetto, insieme a quello delle farmacie dei servizi, contribuirà a evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso e delle corsie ospedaliere.”
La struttura di San Salvo è l’unica opera di nuova costruzione nell’ambito della rete delle Case e degli Ospedali di Comunità. Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, il consigliere regionale Francesco Prospero, e il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis.
Marsilio ha spiegato che le nuove strutture a San Salvo, Casalbordino, Gissi e altre località renderanno più efficiente l’ospedale di riferimento di Vasto. “Si tratta di strutture che distribuiranno sul territorio le richieste di prestazioni che possono essere gestite senza bisogno di ospedalizzazione,” ha concluso.
L’assessore Verì ha aggiunto che sono previsti 11 ospedali di Comunità in tutta la regione, tre dei quali nella Asl di Chieti. “L’Ospedale di Comunità è una risposta importante alla richiesta di sanità di prossimità e continuità assistenziale,” ha dichiarato Verì. “Il paziente avrà la sede giusta per il ricovero e la degenza in un Ospedale di Comunità.”