L’Istituto nazionale di fisica nucleare vince 3 milioni per lo studio della materia e dell’universo, anche grazie al ricercatore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso
L’AQUILA – È merito di un giovane ricercatore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Andrei Puiu, e del suo collega dell’Infn di Roma, Simone Mastrogiovanni, se l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si è aggiudicato il finanziamento complessivo da 3 milioni di euro erogato dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc).
Il finanziamento fa parte degli Starting Grant, ovvero borse di studio destinate ai ricercatori all’inizio della loro carriera, al fine di sostenerli nel perseguimento dei propri progetti più promettenti. I due studiosi percepiranno rispettivamente 1,5 milioni a progetto.
Originario della Romania, di formazione milanese, ma ormai aquilano d’adozione, Andrei Puiu studierà i neutrini, particelle subatomiche. Il suo progetto, denominato “Opossum”, mira a migliorare gli esperimenti che attualmente studiano la teoria del celebre fisico Ettore Majorana, secondo cui i neutrini coincidono con le loro antiparticelle, ovvero gli antineutrini. L’affascinante teoria, se confermata, rivoluzionerebbe totalmente come concepiamo la Fisica oggi.
Simone Mastrogiovanni, invece, si concentrerà sulle onde gravitazionali prodotte dalla fusione di buchi neri e stelle di neutroni. Il suo progetto, GravitySirens, è volto a misurare l’espansione dell’universo attraverso lo sviluppo di tecniche innovative per misurare la velocità di allontanamento delle coppie di buchi neri e stelle di neutroni, individuate proprio grazie alla produzione delle onde gravitazionali.
“Questo finanziamento ci permetterà di esplorare nuove frontiere nella fisica dei neutrini e di apportare contributi significativi alla comunità scientifica – ha dichiarato Puiu – Sono entusiasta di avere l’opportunità di formare e coordinare i lavori di un nuovo gruppo di ricerca”.