L’avvio della nuova fase lavori presentato in conferenza stampa dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto
TERAMO – L’avvio di una nuova fase di fondamentale importanza per il recupero del Teatro Romano di Teramo, è stato ufficializzato questa mattina durante una conferenza stampa. Oltre al presidente della Regione Marco Marsilio e al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, erano presenti diverse figure istituzionali, tra cui assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali. Tra gli intervenuti anche l’assessore Marco Di Marcantonio, l’avvocato Luca Scarpantonio per la Fondazione Tercas, e l’architetto Cristina Collettini per la Soprintendenza.
Si tratta in particolare della consegna dei lavori di scavo archeologico per il secondo lotto del progetto di recupero del Teatro Romano, un intervento che mira al restauro e alla valorizzazione di uno dei monumenti più importanti a livello nazionale. I lavori, che dureranno circa 1000 giorni, prevedono un finanziamento complessivo di 19 milioni di euro. il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha espresso grande soddisfazione, sottolineando che l’inizio dei lavori è avvenuto in anticipo rispetto al cronoprogramma. Ha inoltre ribadito l’impegno costante della sua amministrazione nel restituire alla città un’opera di tale valore storico e culturale.
Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha manifestato entusiasmo, non mancando di lanciare una frecciatina: “Finalmente, dopo quasi tre anni dall’approvazione del finanziamento, si conclude il lungo e silenzioso percorso di progettazione, appalto e contrattualizzazione, e si apre il cantiere. Noi abbiamo avuto la responsabilità di selezionare, tra 54 milioni di opere previste in termini di quantità di fondi richiesti, un numero di opere che coprisse il fabbisogno disponibile. Avevamo 16 milioni a disposizione dell’Abruzzo di fondi dello sviluppo e coesione e della ricostruzione – ha ricordato Marsilio – e abbiamo voluto dedicare quasi la metà di questo importo al secondo lotto del teatro romano per dare un segno importante a favore di questa opera di recupero di un prezioso patrimonio culturale che giaceva da secoli sotto la terra e sotto palazzi di scarsissimo valore architettonico. La tentazione di riportare in luce un monumento di questa dimensione e di questo valore era troppo forte”.