A seguito delle proteste per le precarie condizioni igieniche e la mancanza di elettricità, la Prefettura dell’Aquila ha disposto la chiusura temporanea di due centri di accoglienza a Pettorano sul Gizio, trasferendo i migranti in altre strutture della provincia
PETTORANO SUL GIZIO – La Prefettura dell’Aquila ha ordinato la chiusura temporanea di due centri di accoglienza a Pettorano sul Gizio a seguito delle proteste dei migranti ospitati. Gli ospiti delle strutture ‘Ponte d’Arce’ e ‘La Quercia’, circa 50 persone, saranno trasferiti in altri centri di accoglienza della provincia.
Le proteste, avvenute nelle scorse settimane, hanno visto i migranti posizionare cassonetti dell’immondizia davanti ai cancelli delle strutture per denunciare le condizioni invivibili, le precarie condizioni igieniche e la mancanza di elettricità nelle stanze.
Un sopralluogo effettuato dal dipartimento competente della Asl ha confermato le problematiche segnalate, portando alla richiesta di intervento della Prefettura. La commissione per la gestione dell’accoglienza ha quindi imposto una serie di prescrizioni al gestore e la chiusura temporanea dei locali.
“Non è un provvedimento definitivo,” ha spiegato il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara. “Il contratto viene stipulato tra gestore e Prefettura. Noi ci siamo comunque interessati della situazione, dopo aver appreso della protesta pacifica dei migranti.”