Conclusa la Perdonanza 2024: chiusa la Porta Santa, scortata la Bolla del Perdono alla Banca d’Italia. Oggi il documentario su Rai Storia
L’AQUILA – Anche quest’anno, la Perdonanza Celestiniana, giunta alla 730^ edizione, è giunta al termine, con la rituale chiusura della Porta Santa, aperta ieri al tramonto, e il rientro in corteo della Bolla del Perdono presso il caveau della Banca d’Italia. A scortare il documento, i figuranti principali del corteo, Michela Carnicelli, Manuel De Libero, e Francesca Alfonsetti, rispettivamente la Dama della Bolla, il Giovin Signore e la Dama della Croce, insieme al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Questo pomeriggio, alle 18, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio ha ospitato la Santa Messa stazionale, presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila monsignor Antonio D’Angelo, con le liturgie animate dal Coro Diocesano San Massimo, sotto la direzione del maestro Emanuele Castellano. Successivamente, il primo cittadino e l’arcivescovo D’Angelo hanno chiuso la Porta Santa. Il sindaco Biondi ha poi spento il braciere, acceso lo scorso 23 agosto con il Fuoco del Morrone.
“Possiamo dire che L’Aquila ha sconfitto la finitudine collettiva – ha detto Biondi nel corso della cerimonia di chiusura della Porta Santa – ha riconquistato l’anima sepolta dalle macerie, ha affrontato e superato l’emergenza sanitaria e ora procede verso un nuovo capitolo di crescita e di progresso. L’Aquila, in questi anni, ha fatto della bellezza il suo segno distintivo, attraverso azioni di valorizzazione e di riscrittura del progetto complessivo inserito ormai in uno scenario che guarda al duemila”.
E ha aggiunto: “La bellezza di Celestino V, della Bolla, della Perdonanza, della basilica di Santa Maria di Collemaggio, dei fedeli, dell’Aquila, dei pellegrini di speranza, del Grande Giubileo di Roma, del perdono…la bellezza della pace! Celestino V nel 1294 emanò la Bolla del Perdono e da 730 anni dall’Aquila si rammentano al mondo le parole simbolo della Perdonanza celestiniana: misericordia, riconciliazione, perdono, pace”.
“Per rendere omaggio al grande appuntamento del 2026 – ha proseguito Biondi – quando L’Aquila sarà Capitale italiana della Cultura, mi fa piacere condividere con voi il ricordo di quando Ignazio Silone scrisse per il Teatro Stabile dell’Aquila L’avventura di un povero cristiano, testo incentrato proprio sulla figura di Celestino V. In particolare, vorrei lasciarvi con l’invettiva che Silone fa pronunciare a Celestino, non più papa, rivolta a Bonifacio VIII nel palazzo di Anagni: ‘Dio ha creato le anime, non le istituzioni. Le anime sono immortali, non le istituzioni, non i regni, non gli eserciti, non le chiese, non le nazioni’”.
Al posto della Bolla con la quale Papa Celestino V nel 1294 ha istituito il primo Giubileo della storia, anticipando quello di Roma, stabilito da Bonifacio VIII solo nel 1300, è stata posta una copia del pregiatissimo documento. Secondo la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise, infatti, le condizioni ambientali non sono ottimali per la conservazione della Bolla. Dal 2017, dunque, viene esposta solo per 24 ore.
Il documento fu recuperato il 12 aprile 2009 in un forziere all’interno della torre civica, gravemente danneggiata dal sisma. Gli addetti del Comune dell’Aquila riuscirono ad introdursi all’interno dello stabile attraverso una finestra, mettendo a rischio la propria incolumità. Insieme alla Bolla furono recuperati anche la chiave della Porta Santa, il bastone d’ulivo fatto col legno del Getsemani, portato in corteo dal Giovin Signore, così come l’astuccio che solitamente sfila insieme alla Dama della Bolla.
Successivamente, il bene archivistico è stato conservato per diversi anni all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, prima di essere trasferito nel caveau della Banca d’Italia.
Al rito di apertura, tenutosi ieri pomeriggio al tramonto, ha preso parte anche la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. La Ministra ha rappresentato il governo e scortato, insieme al sindaco Biondi e la Dama della Bolla, l’astuccio contenente l’inestimabile documento.
Tra le figure istituzionali presenti alla cerimonia di ieri, oltre al governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio, anche Fausta Bergamotto, sottosegretario al Ministero delle Imprese e al Made in Italy; Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Lucia Albano, sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze; e Gianni Letta.
Per l’occasione, stasera in prima serata alle 21:10, Rai Cultura riproporrà su Rai Storia per “a.C.d.C” il documentario dedicato a Celestino V e alla Perdonanza Celestiniana, firmato dalla regista Cinzia Th Torrini e prodotto da Cassiopea Film Production e Fondazione Pescarabruzzo, anticipato da un’introduzione del professor Alessandro Barbero.