Avevano provato a entrare in Italia dichiarando motivi turistici ma la Polizia ha indagato scoprendo la vera motivazione
PESCARA – Il 27 agosto, il personale della Polizia di Stato della Frontiera Aerea di Pescara, guidato dal Vice Questore Dino Petitti, ha respinto quattro cittadini albanesi.
I quattro passeggeri, tutti incensurati e di età compresa tra i 50 e i 60 anni, erano giunti all’aeroporto di Pescara a bordo del volo W45085 della compagnia Wizz-Air, proveniente da Tirana e atterrato alle ore 12:55. Durante i controlli di frontiera, i cittadini albanesi hanno dichiarato di essere entrati in Italia per motivi turistici, una motivazione che non richiede il rilascio di un visto in base agli accordi vigenti.
Tuttavia, le loro risposte non hanno convinto gli agenti, i quali hanno deciso di approfondire l’intervista con ulteriori domande. Di fronte alle difficoltà nel giustificare in modo adeguato il motivo della loro breve permanenza per turismo, i cittadini albanesi hanno infine ammesso di essere arrivati con l’intenzione di trovare lavoro come autotrasportatori.
Accertate le vere motivazioni del viaggio e constatato che i cittadini non disponevano del visto necessario per attività lavorative, la polizia di frontiera ha negato loro l’ingresso in Italia. A causa della mancanza di tempo per organizzare il ritorno sullo stesso volo, previsto in partenza per le 13:30, la Polizia di Frontiera di Pescara ha disposto il re-imbarco dei quattro passeggeri sul primo volo disponibile per l’Albania, operato sempre da Wizz-Air e programmato per le 20:30 dall’aeroporto di Fiumicino.
Le attività di frontiera non si limitano al controllo dell’identità e della validità dei documenti, ma sono anche volte a verificare che i viaggiatori soddisfino i requisiti richiesti per entrare e soggiornare nel territorio nazionale e nell’area Schengen.