Mense scolastiche, Cgil Teramo contro l’assessore Tullii: «Servizio riparte venti giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico»

26 Agosto 2024
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Pancrazio Cordone, segretario Cgil Teramo: «Il comune di Giulianova conferma quanto aveva fatto l’anno precedente, la riapertura delle mense con l’apertura della scuola, a Teramo invece no»

TERAMO – È insorta la CGIL dopo la comunicazione dell’assessore Miriam Tullii sulla ripresa del servizio di mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia e primarie del comune di Teramo. “Il servizio mensa nelle scuole dell’infanzia del Comune di Teramo sarà riattivato partire da lunedì 30 settembre. Una decisione assunta d’intesa con le dirigenti scolastiche al fine di consentire agli uffici una puntuale verifica delle richieste presentate dalle famiglie”, ha comunicato l’assessore. Il servizio riprenderà quindi a circa venti giorni di distanza dall’inizio del nuovo anno scolastico.

“Il 25 luglio 2024 abbiamo affidato agli organi di informazione il nostro appello perché tutti i comuni della provincia di Teramo, lavorassero affinché, contestualmente alla riapertura della scuola, ripartisse il servizio di refezione scolastica. Appello che ci era sembrato banale, visto che già nell’anno scolastico precedente ci eravamo fatti carico di rivolgerlo agli enti gestori servizio mense ed avevamo avuto un positivo riscontro allo stesso. – si legge nella nota della CGIL.

Cosa accade negli enti che hanno le popolazioni scolastiche più numerose, cioè i comuni di Teramo e Giulianova? Il comune di Giulianova conferma quanto aveva fatto l’anno precedente, cioè la riapertura delle mense coinciderà con l’apertura della scuola, a Teramo invece no. Si torna indietro. La nuova assessora, con delle motivazioni che se non fossero immaginiamo riportate in un atto amministrativo non faticheranno a definire puerili, annuncia come una opportunità la riapertura delle mense scolastiche il 30 settembre, data che in alcuni casi vuol dire venti giorni dopo la riapertura delle scuole. 

Quindi un comune capoluogo di provincia che ha spinto sul tempo pieno, non tanto per convinzione pedagogica, ma mosso da sete di risparmio di risorse, non si fa nemmeno carico di garantire un servizio necessario a questa articolazione dell’orario scolastico. Si ha tutto il tempo per riattivare il servizio fin dal primo giorno di scuola, si tratta di volerlo e non possiamo immaginare che un amministratore non senta il dovere di aiutare le sue cittadine e cittadine”, conclude la nota a firma del segretario Pancrazio Cordone.

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