Ricostruzione post-sisma, Castelli: “Le istituzioni devono chiedere scusa per troppe false partenze”

23 Agosto 2024
1 minuto di lettura

A otto anni dal sisma che colpì 138 comuni in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Commissario Castelli interviene in memoria delle vittime e delle famiglie colpite dall’evento catastrofico. E sottolinea il cambio di passo nella ricostruzione

ROMA – “Dopo otto anni, il primo dovere delle Istituzioni è fare memoria delle vittime e delle famiglie che hanno perso i loro cari e i loro beni. E chiedere scusa per i ritardi accumulati in troppe false partenze”. Così il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, in occasione dell’anniversario del sisma di Amatrice e Accumoli, evento che coinvolse, ormai otto anni fa, 138 comuni in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Una sequenza sismica devastante che colpì il Centro Italia, con quattro terremoti tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017.

Castelli ha sottolineato come, nonostante i ritardi iniziali, negli ultimi diciotto mesi si sia registrato un significativo cambio di passo nella ricostruzione. Al 31 luglio 2024, sono state presentate 31.786 richieste di contributo per la ricostruzione privata, per un totale di 14,5 miliardi di euro. Di queste, 20.429 sono state approvate, con la concessione di quasi 9 miliardi di euro e la liquidazione di 4,8 miliardi.

La maggior parte delle richieste proviene dalle Marche (57%), seguite da Abruzzo (17%), Umbria (15%) e Lazio (11%). Al 31 luglio 2024, dei 20.379 cantieri autorizzati, 11.364 sono stati completati, con percentuali di interventi chiusi che variano dal 62% in Abruzzo al 48% nel Lazio.

Le erogazioni da parte di Cassa depositi e prestiti hanno raggiunto un record di 76 milioni di euro tra il 25 luglio e il 12 agosto, segnando un aumento del 31,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Complessivamente, le erogazioni di Cdp nel mese di agosto ammontano a 4,769 miliardi di euro.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, il Rapporto sulla ricostruzione post-sisma 2016 ha evidenziato che il 95% delle opere è stato avviato, con il 66% degli interventi in fase di progettazione e il 12% già conclusi. Anche l’emergenza abitativa ha mostrato segnali positivi, con una riduzione del numero di nuclei familiari che ricorrono all’assistenza abitativa.

Castelli ha concluso affermando che il cambio di passo deve essere tangibile anche nei luoghi più colpiti, come Amatrice, Accumoli e Arquata. Ad Amatrice, sono stati avviati sette interventi relativi a opere pubbliche e i lavori dei primi quattro aggregati nel centro storico. Ad Arquata del Tronto, è stato approvato un progetto innovativo per la ricostruzione dell’intero centro storico, mentre ad Accumoli è stata recentemente approvata l’Ordinanza speciale per la ricostruzione unitaria dell’abitato.

Altro da

Non perdere