Estate di grande successo e generosità per il Centro regionale trapianti Abruzzo-Molise, con 29 trapianti di organi in due mesi
L’AQUILA – Con ventinove trapianti di organi, realizzati grazie alle donazioni di nove pazienti, il Centro regionale trapianti Abruzzo-Molise, ha registrato eccellenti risultati negli ultimi due mesi. La generosità dei donatori e delle loro famiglie ha cambiato in meglio la vita di ben 30 persone.
Nello specifico, il Centro, con sede all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, ha eseguito cinque trapianti di cuore, nove di fegato, uno di polmoni e quattordici di reni. Di questi, dodici trapiantati sono stati compiuti proprio al San Salvatore, dall’équipe del professor Fabio Vistoli. Due dei reni prelevati provengono invece dal Programma nazionale iperimmuni, nato per permettere alle persone con difficile trapiantabilità la possibilità di sottoporsi al delicatissimo intervento. Il periodo di maggiore attività è stato quello compreso tra il 20 giugno e il 20 agosto 2024.
Notevole l’impegno dei reparti di Rianimazioni degli ospedali di L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti e Campobasso nonché di tutta la rete trapiantologica regionale, coordinata dal Centro regionale trapianti Abruzzo e Molise, in costante dialogo con il Centro nazionale trapianti Operativo. A rendere possibile la buona riuscita delle operazioni, anche il potenziamento di alcune strutture ad opera dell’Asl provinciale di L’Aquila, guidata da Ferdinando Romano.
La donazione degli organi, è sì un gesto incondizionato di altruismo, ma anche una scelta che ogni cittadino prende al momento del rilascio o del rinnovo della propria carta d’identità. In assenza di dichiarazioni in vita da parte del potenziale donatore, lo ricordiamo, sono i familiari a prendere l’importante decisione. Negli ultimi due mesi, ad esempio, per quattro pazienti deceduti non si è proceduto alla donazione, per mancanza di dichiarazioni in vita dei pazienti e nel rispetto del parere contrario dei loro cari.
Per i medici del Centro regionale trapianti di L’Aquila, è importante “promuovere la cultura della donazione – fanno sapere gli specialisti – obiettivo cruciale affinché tutti possano sentirsi partecipi di questo grande gesto di libertà e altruismo, a partire dalla dichiarazione di volontà al trapianto al momento del rinnovo della carta di identità”.