Il 31enne pescarese è stato condannato all’ergastolo dopo essere stato trovato in possesso di una piccola quantità di marijuana
PESCARA – Luigi Giacomo Passeri, il giovane di 31 anni arrestato in Egitto nell’agosto dell’anno scorso, è stato condannato all’ergastolo con 25 anni da scontare nelle prigioni egiziane. Passeri è stato trovato in possesso di una piccola quantità di marijuana, che secondo la sua famiglia era destinata all’uso personale. Tuttavia, le autorità egiziane lo hanno accusato di traffico internazionale di stupefacenti. La sentenza è stata pronunciata lunedì 19 agosto al Cairo, dopo numerosi rinvii nel corso dell’anno. Marco Antonio Passeri, uno dei fratelli di Luigi, ha dichiarato: “Nonostante i continui rinvii, l’udienza di lunedì è stata decisiva”. L’altro fratello, Andrea, ha aggiunto: “Siamo sconvolti e attendiamo di conoscere le motivazioni scritte della sentenza”. La famiglia, attraverso l’avvocato egiziano, intende agire su due fronti: presentare un ricorso in appello e richiedere l’estradizione. A livello politico, i familiari stanno facendo appello alle istituzioni affinché si impegnino per riportare Luigi in Italia.
In una lettera inviata a Marco Antonio dopo l’udienza, Luigi ha espresso il suo stato d’animo riguardo a quella che ritiene essere “una condanna profondamente ingiusta”, ha detto il fratello. “Venticinque anni, praticamente l’ergastolo, per non aver fatto nulla. Lo scorso anno la polizia egiziana lo ha arrestato con il sospetto che potesse nascondere droga. Ci sono persone che hanno commesso omicidi o trafficato grandi quantità di cocaina e hanno ricevuto pene più leggere. Ora, la nostra priorità è riportarlo in Italia. Il governo italiano deve intervenire, anche perché le condizioni psicofisiche di Luigi sono molto preoccupanti. È vittima di aggressioni sin dal suo arresto e si trova in uno dei carceri più duri del Cairo”.
Recentemente, una mozione presentata dalla consigliera comunale del PD Michela Di Stefano è stata portata all’attenzione del consiglio comunale, ma la discussione è stata rinviata alla prossima seduta. La mozione chiede al sindaco Carlo Masci di sollecitare le autorità competenti e l’opinione pubblica internazionale a intervenire nel caso di Passeri, originario della Sierra Leone e residente a Pescara dal 1997. Anche alcuni parlamentari, tra cui Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra Italiana) e Riccardo Magi (Misto + Europa), si sono interessati alla vicenda, presentando interrogazioni al ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.