Imprudente: «Nelle colture interne più danni dei cinghiali. Nel periodo 2019 – 2023 si contano danni per 895mila euro». Pagano: «Sono contrario»
PESCARA – «Negli ultimi anni i danni causati dai cervi hanno superato in molte zone interne i danni alle colture causate dai cinghiali. Addirittura dai dati sul monitoraggio delle popolazioni dei cervidi in Abruzzo emerge la presenza di un numero di capi più del doppio rispetto a quello del 2018 in termini assoluti, costringendo operatori del settore e associazioni agricole a chiedere sempre più insistentemente alla Regione Abruzzo una presa di posizione chiara per contrastare il problema». Così il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Emanuele Imprudente, sull’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Calendario venatorio regionale stagione 2024-2025 per l’esercizio del prelievo in forma selettiva del cervo e del relativo piano di abbattimento distinto per sesso e classi di età.
Dal prossimo 14 ottobre fino al 15 marzo 2025 inizieranno i prelievi del cervo esclusivamente nei 2 Comprensori regionali ricompresi nei territori degli ATC Avezzano, Sulmona, Subequano, L’Aquila e Barisciano e al di fuori delle aree protette e delle aree ad esse contigue. Entrando nel dettaglio, nel periodo 2019-2023 i danni provocati dai cerviall’agricoltura sono stati pari a 895.340 euro ai quali andranno aggiunti quelli del 2024 che porteranno la somma ben oltre il milione di euro. Oltre ai danni alle colture, sono aumentati gli incidenti stradali causati da cervi, pari a 806 denunciati nel periodo 2019-2023, spesso con danni agli esseri umani che rendono necessario adottare adeguate contromisure al fine di salvaguardare l’incolumità di chi si mette alla guida e delle persone trasportate.
Di parere contrario però Forza Italia. «Una specie che, come l’orso marsicano, è diventata un simbolo della nostra regione, amata e rispettata da cittadini e turisti», ha dichiarato il coordinatore regionale di per l’Abruzzo, Nazario Pagano, presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera. «Da abruzzese nutro un profondo rispetto per la flora e la fauna del nostro territorio e non posso non riconoscere, e difendere, l’importanza di alcune specie, diventate simboli della regione. Per questo, in qualità di amministratore politico, mi sono sempre impegnato a difenderle, come dimostrato anche nel mio ruolo di presidente della I Commissione a Montecitorio, dove ho proposto e fatto approvare nei mesi scorsi un emendamento per scongiurare l’abbattimento dell’orso marsicano. Intendo quindi approfondire ulteriormente le notizie apparse sugli organi di stampa al fine di valutare ogni possibile alternativa a un abbattimento così massiccio di cervi in Abruzzo».