Morto l’orso investito stanotte sulla Ss 690 all’altezza di Canistro. A Sulmona un uomo insegue in auto orsa con due cuccioli
CANISTRO – È morto l’orso investito la scorsa notte sulla Ss 690, ex superstrada del Liri, all’altezza di Canistro. Da quanto appreso, subito dopo l’incidente l’animale, gravemente ferito e sotto shock, si è rifugiato in un cespuglio a bordo strada, dove è rimasto in stato di sofferenza per almeno cinque ore. Solo lo scorso inverno moriva investito a Castel di Sangro anche Juan Carrito.
Ancora non è chiaro come si siano svolte le operazioni di soccorso dell’animale da parte di carabinieri forestali e guardie Parco intervenuti sul posto. La popolazione di orsi marsicani diminuisce dunque ulteriormente, aumentando per il pacifico plantigrado il rischio di estinzione.
Ancora da confermare la prima analisi, secondo cui si tratterebbe di un esemplare maschio di circa 20 anni. Il corpo senza vita dell’orso è stato trasportato presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Nelle prossime ore saranno eseguite le analisi per stabilire le cause della morte e rintracciare il nome dell’animale, tramite il dna, per ricostruirne la sua storia.
Tra fatali investimenti su strada, mancanza di cibo in montagna e nei boschi, bracconaggio ed episodi di maltrattamenti, la condizione degli orsi marsicani in Abruzzo sembra essere sempre più tragica. A diventare sempre più urgente è anche la necessità di attuazione di nuove strategie da parte degli enti Parco e delle autorità competenti, alcune delle quali passate in esame dal presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone e dallo zoologo e documentarista Paolo Forconi nell’intervista ad Abruzzo Speciale.
Nel frattempo, un uomo di 40 anni di Introdacqua è stato denunciato dalla Procura della Repubblica di Sulmona poiché il 2 agosto ha inseguito con la macchina una mamma orsa con i suoi due cuccioli e averli filmati mentre scappavano terrorizzati.
Grazie ai video diffusi sui social, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’automobilista che è stato deferito. Il 40enne ha compiuto il gesto mentre si trovava in macchina con la sua compagna e suo figlio minore.
Sulla vicenda il procuratore capo, Luciano D’Angelo, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per maltrattamento di animali, mentre il sindaco di Introdacqua, Cristian Colasante, ha già emesso un’ordinanza per vietare l’inseguimento degli orsi.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, Forconi ha inviato una lettera aperta al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, portando all’attenzione del Governo l’emergenza orsi.