Il Comune dell’Aquila sosterrà le spese processuali dei parenti vittime del sisma del 6 aprile 2009, dopo le sentenze shock
L’AQUILA – Sarà il Comune dell’Aquila a sostenere la spese processuali dei parenti di sette delle giovani vittime del sisma del 6 aprile 2009. I 14mila euro di spese legali erano infatti stati “imputati” ai familiari dei ragazzi da una delle cosiddette “sentenze shock”, emessa il mese scorso dalla Corte d’Appello dell’Aquila.
Il gesto di sostegno morale ed economico del Comune dell’Aquila è stato approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di ieri, presentato tra gli ordini del giorno con prima firmataria la consigliera Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa).
Come si legge nella delibera, il provvedimento stabilisce che “il sindaco e la giunta a reperire nelle relative apposite voci del bilancio dell’ente le somme necessarie a sostenere le spese processuali alle quali sono stati condannati i familiari delle vittime del sisma”.
Ai fondi reperiti tramite le voci di bilancio del Comune, si sono aggiunti due ulteriori canali di finanziamento. Il primo, su iniziativa dei consiglieri Livio Vittorini e Leonardo Scimia (FdI), l’amministrazione viene inoltre impegnata “ad operare nella costituzione di una campagna di crowfunding rivolta al coinvolgimento di tutte le figure politiche, istituzioni e alle associazioni di categoria del territorio, nonché alle organizzazioni sindacali, al fine di reperire le somme necessarie a ristorare direttamente i familiari delle vittime dalle spese processuali legate alla sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila”.
Il secondo, invece, prima firmataria, Stefania Pezzopane (Pd), prevede un intervento “presso il Governo nazionale per la rapida approvazione del disegno di legge che prevede disposizioni in favore dei familiari delle persone decedute a seguito degli eventi sismici che hanno interessato il territorio della Regione Abruzzo il 6 aprile 2009 e i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016”.
L’Assemblea ha inoltre approvato la dichiarazione di efficacia della variante al piano regolatore, già adottata dall’Aula, per la realizazzione del nuovo polo scolastico di Sassa e la deliberazione per un cambio di destinazione d’uso e alienazione di un terreno situato nel demanio civico di San Vittorino.
Varato, inoltre, l’ordine del giorno proposto dal consigliere Leonardo Scimia con il quale il Consiglio comunale “condanna fermamente le violenze e la repressione perpetrate dal governo venezuelano contro i manifestanti e l’opposizione in seguito alle elezioni presidenziali di quest’anno”.
Il documento “esprime solidarietà al popolo venezuelano e a tutte le vittime di violenze e abusi di potere” e richiede al Governo italiano “di prendere una posizione chiara e decisa a livello internazionale contro il regime di Nicolas Maduro, promuovendo sanzioni e altre misure diplomatiche per fare pressione sul Governo venezuelano, affinché rispetti i diritti umani e la volontà popolare”.
Lo stesso provvedimento impegna il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi a inoltrare il documento “al ministero degli Esteri, all’ambasciata del Venezuela in Italia e alle principali organizzazioni internazionali per i diritti umani, come l’Onu e Amnesty International”. A favore dell’ordine del giorno hanno votato 18 consiglieri (FdI, Lega, L’Aquila Futura, Civici e Indipendenti per Biondi, Udc, gruppo Misto, Azione), con sette astenuti (L’Aquila Coraggiosa, Pd, 99 L’Aquila, L’Aquila nuova, il Passo possibile).