Contro la crisi idrica a L’Aquila, vietato utilizzare acqua potabile a scopi extradomestici per i prossimi sei mesi
L’AQUILA – L’emergenza idrica che sta flagellando l’Abruzzo e non solo colpisce senza pietà anche L’Aquila. Per far fronte alla crisi, il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi, ha predisposto l’ordinanza di divieto di utilizzare acqua potabile a scopi extradomestici su tutto il territorio comunale, in vigore da oggi per i prossimi sei mesi. Per chi non si attenga a quanto stabilito, il Comune dell’Aquila ha previsto multe dai 25 ai 500 euro.
L’acqua potabile non potrà dunque essere utilizzata per: innaffiare orti, giardini e per irrigare i campi; lavare i veicoli; pulire strade e aree private, ad eccezione dei servizi pubblici di igiene urbana; riempire vasche, invasi e piscine private; nonché ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle necessità domestiche e produttive. La cittadinanza dovrà inoltre verificare il corretto funzionamento dei propri impianti al fine di individuare eventuali perdite, oltre a fornirsi di dispositivi per il risparmio idrico e a utilizzare attrezzature e sistemi per l’irrigazione del verde temporizzati, che non prelevino acqua potabile e che siano dotati di sistema di annaffiatura a goccia.
“L’andamento meteorologico degli ultimi mesi ha compromesso la capacità di ricarica degli acquiferi, con la conseguente riduzione della disponibilità delle risorse idriche”, si legge nell’ordinanza comunale. Il provvediemento fa seguito a un invito rivolto dalla Gran Sasso Acqua (Gsa), società responsabile per il ciclo dell’acqua a L’Aquila e in altri comuni, alle amministrazioni di riferimento “in considerazione della scarse precipitazioni degli ultimi mesi e dalla diminuzione delle portate dell’acqua dalle sorgenti gestite”.
“Essendo quindi un bene prezioso e limitato nel tempo – prosegue l’ordinanza – l’acqua deve poter soddisfare bisogni primari come l’uso alimentare e quello igienico-sanitario”. Il provvedimento è stato sottoscritto anche dall’assessore comunale all’Ambiente Fabrizio Taranta.