L’Aquila assume un team di esperti urbanisti per ridisegnare il piano urbanistico della città, tra loro anche Pierluigi Mantini
“Abbiamo voluto farci supportare da personalità di elevato spessore nel percorso che ridisegnerà l’assetto del capoluogo abruzzese – hanno spiegato ieri il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore comunale all’Urbanistica Francesco De Santis, a margine della presentazione del Puc – La legge regionale 58 del 2023 ci impone di provvedere alla perimetrazione del territorio urbanizzato attraverso un primo momento di riflessione e di attenta analisi del comune e, con l’ausilio di questi professionisti nei vari campi di interesse urbanistico, potremo svolgere tale compito con la massima efficacia”.
Gli esperti “hanno la missione di elaborare un Piano sicuro, sostenibile – hanno sottolineato De Santis e Biondi – ma soprattutto agile e in grado di favorire coloro che avranno l’intenzione di riqualificare e di investire in città e nel territorio comunale”.
E assicurano: “A dicembre avremo la microzonazione di primo e terzo livello sull’intero territorio comunale, grazie al lavoro dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che andrà a costituire il tessuto su cui verrà impostata la futura pianificazione, perimetrando le aree dove non sarà possibile costruire in quanto zone ad elevato rischio sismico. L’altra missione è la riduzione di consumo di suolo, anticipato con il bando verde per la retrocessione di terreni edificabili ad agricolo e rispetto dell’abitato; ne consegue che il primo input è quello di rigenerare l’esistente e di non costruire in modo dissennato e invadente”.
Per gli amministratori, “un piano che pensi allo sviluppo della città non può certo rimanere ancorato allo scenario degli anni ‘70, epoca di stesura del vecchio documento urbanistico. Anche per questo la strategia principale che perseguiremo sarà quella del confronto e del coinvolgimento di tutte le parti attive della società: amministrazioni, stakeholder di vario genere e così via”.
“Sarà un piano urbanistico di nuova generazione con meno vincoli e più progetti, un esempio della nuova stagione della rigenerazione urbana – ha dichiarato Pierluigi Mantini – L’Aquila è ai primi posti nelle statistiche nazionali per esubero di patrimonio edilizio esistente in rapporto alla popolazione insediata, non serve un’urbanistica di espansione, occorre riordinare, riqualificare, rigenerare, semplificare. Il piano urbanistico tende a restituire valore alle case e ai luoghi di vita e di lavoro degli aquilani, anche in termini economici, per fare della città, come nella sua identità, una piccola capitale di storia, cultura e natura, con importanti uffici e lo sviluppo crescente dell’economia circolare. Sarà un piano interamente digitale, consultabile dai cittadini sul proprio telefono”.