Di Persio, il pilota diciassettenne pescarese vincitore della Coppa del Mondo FIM Yamaha, si racconta ad Abruzzo Speciale
L’AQUILA – Alessandro Di Persio, il pilota diciassettenne pescarese che nei giorni scorsi ha vinto la Coppa del Mondo FIM Yamaha R3 bLU cRU sul circuito inglese di Donington Park, si racconta in esclusiva ai microfoni di Abruzzo Speciale.
“Quando ho iniziato ad andare meglio in moto, ad essere più veloce degli altri, ho iniziato a sentirmi davvero libero. Andare in moto mi fa lasciare alle spalle tutte le preoccupazioni, mi fa stare bene, per questo ho scelto di renderla la mia professione”, svela ad Abruzzo Speciale il giovane campione.
Talento precoce, Alessandro ha iniziato ad andare in moto poco dopo aver imparato a camminare. “Ho iniziato all’età di 4 anni, con le mini moto, in un circuito di Ortona – racconta ai nostri microfoni Di Persio – poi ho cominciato a fare le gare nel campionato italiano a 6 anni. Mi sono laureato Campione del Centro sud, poi verso i 7 anni ho iniziato a correre in Spagna. Ho partecipato al campionato spagnolo con le MiniGP”.
A preparare Di Persio alle sfide iberiche, i circuiti di moto del chietino e del pescarese. “Mi allenavo sempre in Abruzzo e partivo nei weekend di gara. Andavamo sempre in nave, mettevamo la moto sul carrello, legata alla macchina con il gancio da traino, e andavamo in Spagna a fare le gare. Mi sono sempre preparato principalmente sul circuito internazionale d’Abruzzo ad Ortona, sul circuito di Moscufo, dove adesso abbiamo la scuola di motociclismo con mio padre, e poi un po’ dappertutto nei dintorni”, spiega Alessandro.
Talento e passione, tuttavia, non sono abbastanza. Come ogni sport che si rispetti, la moto richiede un programma di allenamento intensivo. “Di solito – dice Alessandro – ho tappa fissa martedì e giovedì due ore di palestra, poi sabato e domenica mi alleno tutto il giorno in moto, dalle 8 di mattina alle 9 di sera. Lunedì, mercoledì e venerdì, invece, esco la sera in moto, oppure vado a correre o mi alleno in bici”. Nella settimana classica di Alessandro, dunque, la maggior parte delle ore sono dedicate all’attività sportiva, vero e proprio lavoro a tempo pieno. Ma il motociclista pescarese non abbandona per questo lo studio.
Alessandro è infatti allievo del corso di Informatica dell’Istituto d’istruzione superiore Alessandro Volta di Pescara, nell’ambito del progetto studenti-atleti di alto livello del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. “Per fortuna c’è il progetto studenti-atleti – racconta ad Abruzzo Speciale Di Persio – quindi le assenze sono giustificate e studio molto online, poi vado a scuola a fare direttamente le verifiche, e i risultati che sto ottenendo non sono male”.
E aggiunge: “Ho intenzione di finire le superiori e prendere il diploma, poi vedrò. Ho scelto l’indirizzo di Informatica al Volta proprio perché con questo diploma posso accedere direttamente al mondo del lavoro, senza dover passare per l’università, in caso mi andasse male con le moto”.
La vita dell’atleta professionista richiede sacrificio, e Alessandro sembra averlo sempre saputo, nonostante non abbia ancora neanche raggiunto la maggiore età. “Sono sempre stato quel ragazzo che invece di andare ai compleanni si allenava, o invece di uscire diceva: ’no, mi devo allenare’”, confessa Di Persio. Le molte rinunce, tuttavia, non gli hanno impedito di coltivare anche gli affetti. “Ho diversi amici – dice ai nostri microfoni Alessandro – tanti che ho conosciuto nel mondo delle moto, la maggior parte direi. Ho anche alcuni amici di Pescara, ma non ci vediamo molto perché ho sempre fatto tante trasferte… Ci sto poco a Pescara, sia a casa sia a scuola”.
Ad oggi, Di Persio si sta già allenando per la prossima gara, prevista tra il 6 e il 7 settembre sul circuito di Magny-Cours, in Francia.