In Abruzzo il “Biodistretto Valle Peligna – Sirente Velino” e il “Biodistretto Valli Verdi Teatine”, su proposta di Imprudente
L’AQUILA – Arrivano anche in Abruzzo i “distretti biologici”, ovvero dei territori in cui, idealmente, sinergie a livello regionale tra agricoltori, allevatori, soggetti investitori, operatori di filiera, cittadini, scuole e enti di ricerca danno vita ad un modello agro-economico rispettoso della natura, del produttore e del consumatore. La prima regione ad introdurli è stata L’Emilia-Romagna. In Abruzzo, la proposta, appena approvata dalla Giunta regionale, è stata presentata dall’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
“La giunta regionale ha approvato su mia proposta il riconoscimento dei primi due distretti biologici regionali ‘Biodistretto Valle Peligna – Sirente Velino’ e ‘Biodistretto Le Verdi Valli Teatine’”, ha annunciato ieri Imprudente a margine della seduta di Giunta. Il riconoscimento dei due distretti biologici rientra tra gli obiettivi che la Regione Abruzzo, tramite l’assessorato all’Agricoltura, ha incentivato e perseguito negli ultimi anni in tema di sviluppo territoriale, coesione e inclusione sociale, sicurezza alimentare, riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi e dello spreco alimentare. L’obiettivo è quello di salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale, valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità, in particolare quelle biologiche, e incentivare l’integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare e il rafforzamento dei distretti nelle aree sottoutilizzate.
È prevista, inoltre, l’attivazione di uno sportello unico di distretto per i servizi alle imprese rurali e uno sportello sociale a disposizione del cittadino, al fine di informare e sensibilizzare i portatori di interesse e favorire la nascita delle reti orizzontali e verticali tra i produttori, oltre a favorire il coinvolgimento della cittadinanza attiva.
“È fondamentale stimolare i sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale – continua Imprudente – i distretti del cibo sono strumenti funzionali all’integrazione tra imprese e tra impresa e territorio, con il coinvolgimento anche delle istituzioni e della società civile e con risvolti sociali, culturali e di sensibilizzazione mediante azioni di formazione, marketing territoriale, promozione del territorio e delle produzioni tipiche, cura del paesaggio, attrazione di nuovi flussi turistici ed implementazione della ricettività, cura e fruizione di nuovi spazi, valorizzazione della biodiversità ed incentivazione della filiera apistica”.
Il “Biodistretto Valle Peligna – Sirente Velino” vede come soggetto proponente l’Azienda Agraria dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Serpieri” di Avezzano, nella sede territoriale di Pratola Peligna, e ricade nell’area di competenza dei comuni di Pratola Peligna, Roccacasale, Pacentro, Prezza, Raiano, Corfinio, Vittorito, Sulmona, Introdacqua, Pettorano sul Gizio, Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo, Molina Aterno, Castel Di Ieri, Acciano, Secinaro, Rocca Di Mezzo, Cerchio, Celano, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Magliano dei Marsi, Massa D’Albe, Ocre, Ovindoli, Pescina, Rocca di Cambio, Aielli, San Demetrio ne’ Vestini, Tione Degli Abruzzi.
Il “Biodistretto Valli Verdi Teatine”, invece, ha come soggetto proponente la Società Fiera dell’Agricoltura e dell’Artigianato Città di Vacri, per l’appunto di Vacri, e si trova sotto i comuni di Ari, Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, Chieti, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare, Guardiagrele, Miglianico, Ortona, Pennapiedimonte, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, San Martino Sulla Marrucina, Torrevecchia Teatina, Vacri, Villamagna.