Premio Strega 2024: Donatella Di Pietrantonio trionfa, l’Abruzzo la acclama

5 Luglio 2024
3 minuti di lettura

L’Abruzzo intero si congratula con Donatella Di Pietrantonio, vincitrice indiscussa del Premio Strega 2024

L’AQUILA – L’Abruzzo intero si congratula con Donatella Di Pietrantonio, eccellenza letteraria nostrana e vincitrice della 78^ edizione del Premio Strega 2024, con il suo ultimo romanzo, “L’età fragile”, pubblicato per Einaudi. Cuore della narrazione la complessa dinamica tra una madre di nome Lucie e la figlia, Amanda, resa ancora più delicata dal grido di traumi irrisolti e la pandemia sullo sfondo. Tra le pagine, anche il riferimento a uno dei più tragici episodi di cronaca nera della nostra regione, il delitto del Morrone, in cui furono due ragazze in escursione sulla Maiella furono brutalmente assassinate.

“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”, ha dichiarato emozionata Di Pietrantonio subito dopo aver ritirato il prestigioso premio, ieri sera, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma. Al trionfo schiacciante de “L’età fragile”, coronato da ben 189 voti, hanno fatto seguito “Invernale” (La nave di Teseo) di Dario Voltolini con 143 voti, “Chi dice e Chi tace” (Sellerio) di Chiara Valerio per 138 voti, Raffaella Romagnolo con 83 voti per “Aggiustare l’universo” (Mondadori), Paolo Di Paolo con “Romanzo senza umani” (Feltrinelli) e 66 voti, infine “Autobiogrammatica” (minimum fax) di Tommaso Giartosio con 25 voti. 

Classe 1962, Donatella oggi vive a Penne, ma nasce il 5 gennaio ad Arsita, nel teramano, per poi trasferirsi a L’Aquila per studiare Odontoiatria. Dopo anni trascorsi in incognito ad esercitare la professione di dentista pediatrica nell’entroterra abruzzese, nel 2011 arriva il debutto letterario, con il romanzo “Mia madre è un fiume”, seguito nel 2013 da “Bella Mia”, l’opera dedicata alla città dell’Aquila e alla devastazione del sisma del 2009. Proprio questo racconto è stato il primo della Di Pietrantonio ad essere candidato al Premio Strega, aggiudicandosi poi il Premio Brancati. Da questo primo riconoscimento, la carriera da scrittrice di Donatella non si è più arrestata per un attimo. Prima il Premio Campiello nel 2017, con L’Arminuta, che in dialetto teramano significa “la ritornata”, poi nello stesso anno il David di Donatello per la sceneggiatura del film tratta dallo stesso libro, scritta con Monica Zapelli. Successivamente la finale allo Strega nel 2021, con “Borgo Sud”, e da ultimo “L’età fragile”, già insignito del Premio Strega Giovani 2024.

“A me non piace vincere facilmente. Un percorso così lungo alla fine mi gratifica ancora di più. La prima volta non sono entrata in dozzina con il mio primo romanzo Mia madre è un fiume, la seconda non sono entrata in cinquina con Bella mia, poi non ho vinto con Borgo sud e questa volta è andata bene. Sono sempre restia a parlare di me stessa in toni trionfalistici però è stata un’emozione fortissima – spiega Di Pietrantonio – Sono molto felice di potermi considerare accolta con pieno diritto nel mondo della letteratura. Sentirsi a casa tra le scrittrici e gli scrittori è molto importante. È una conferma di quella spinta, di quella urgenza che viene da dentro e ti porta a esprimere le tue istanze più profonde con le parole, sulla pagina”. Riguardo l’altra veste, quella di dentista pediatrica, Di Pietrantonio aggiunge: “Mi dispiace molto perché i bambini mi hanno dato tantissimo però vorrei vivere questa altra parte della mia vita con maggiore tranquillità”.

Le aree interne dell’Abruzzo, con la loro aspra bellezza e l’amarezza secolare che preserva i borghi, sono tra i principali motori di ispirazione per Di Pietrantonio. “Uso l’Abruzzo a cui sono profondamente legata – svela Donatella – proprio come rappresentante dei luoghi della provincia di cui in qualche modo credo che tutti gli italiani siano figli. Mi interessano quelle dinamiche che si costruiscono nei piccoli luoghi, ma gli Abruzzi potrebbero esser l’Umbria, le valli alpine, qualsiasi altro luogo”.

Tanti i plausi per la scrittrice laureata, anche dal mondo della politica. Fa sapere Massimo Verrecchia, capogruppo di FdI in Consiglio regionale: “Il premio Strega a Donatella Di Pietrantonio, per ‘L’età fragile’, a meno di due mesi dalla vittoria decretata dalla giuria giovani, è un motivo di gioia per l’intera comunità abruzzese che vede, per la seconda volta consecutiva, una sua donna trionfare al Ninfeo di Villa Giulia. Il mio pensiero corre immediato anche ad Ada D’Adamo, scomparsa lo scorso anno, prima della proclamazione. Con la Di Pietrantonio l’Abruzzo intero rivela potentemente le suggestioni letterarie che sa generare e conferma lo spessore delle sue donne, capaci di lotte silenziose e tenaci, sobrie nella vittoria e già determinate a nuove conquiste”.

E si aggiunge anche il deputato abruzzese Guerino Testa (FdI): “Vivissime congratulazioni alla nostra Donatella Di Pietrantonio per la meritatissima vittoria di questa edizione del Premio Strega, che segna un altro momento indimenticabile del percorso culturale della nostra regione, fiera dei suoi grandi talenti. È un immenso orgoglio e le auguriamo di conseguire altri prestigiosi successi”.

Quanto all’assenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla cerimonia di premiazione, Di Pietrantonio commenta: “Non conosco le motivazioni dell’assenza del ministro. Certamente per quello che è il più prestigioso premio letterario italiano una presenza del massimo rappresentante istituzionale della cultura sarebbe stata assolutamente auspicabile. Ce la siamo cavata lo stesso”.

Altro da

Non perdere