L’esperimento Ginger stabilisce un nuovo record di sensibilità, aprendo nuove frontiere nella fisica e permettendo misurazioni super-precise della relatività generale di Einstein
ROMA – Il mondo della fisica ha raggiunto un nuovo traguardo con l’esperimento Ginger, che ha stabilito un record di sensibilità. Questo strumento, paragonabile a una ‘lente d’ingrandimento’ della fisica, permetterà di determinare se la realtà si discosta dalla teoria. Tra le sue applicazioni, ci sono misure super-precise della relatività generale di Einstein e la misurazione della rotazione della crosta terrestre durante un terremoto.
Il risultato, pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, è attribuito al prototipo ‘Gingerino’. Questo dispositivo è stato installato sotto 1.400 metri di roccia nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Numerose istituzioni hanno contribuito allo studio, tra cui l’Università di Pisa, l’Università di Camerino, la Scuola Superiore Meridionale di Napoli e l’Università di Cassino e Lazio Meridionale.
Gingerino è un giroscopio laser ad anello, un dispositivo di alta precisione che utilizza la luce laser per misurare gli effetti di rotazione con elevata sensibilità. Questa caratteristica è fondamentale in molte applicazioni, come la navigazione per aerei e satelliti.
Il prototipo dell’Infn ha una forma quadrata, delimitata da quattro specchi e riempita da una miscela di gas. La sua elevata sensibilità lo rende vulnerabile ai rumori esterni. Per questo motivo, i ricercatori, guidati da Angela Di Virgilio, responsabile internazionale della Collaborazione Ginger, hanno deciso di ancorare il prototipo alla roccia dei Laboratori del Gran Sasso, al riparo dagli agenti atmosferici.
Grazie a questa precauzione, è stato possibile raggiungere un record di sensibilità per la misura delle rotazioni, superando anche le previsioni dei modelli di funzionamento di questi strumenti di precisione. Questo livello di sensibilità permette di rilevare cambiamenti estremamente piccoli, fondamentali per una serie di applicazioni scientifiche e tecnologiche, dalla verifica sperimentale di alcuni principi fondamentali della fisica, alla misura della rotazione terrestre, fino all’analisi dei terremoti.