Sono infatti 350 i pazienti che in questi mesi hanno usufruito della struttura, la cui sperimentazione era iniziata nell’ospedale di Teramo ad aprile scorso
TERAMO – Era iniziata ad aprile nell’ospedale di Teramo la sperimentazione dell’ambulatorio di riconciliazione che a oggi ha dato buoni risultati, tanto che la Asl di Teramo ha deciso di potenziarlo, estendendolo a tutti e quattro gli ospedali. Sono infatti 350 i pazienti che in questi mesi hanno usufruito della struttura dedicata proprio a quei pazienti della Asl di Teramo che sono seguiti e curati in centri fuori regione e che hanno la necessità di avere ricette non più compilabili dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta, come invece era possibile durante il periodo Covid.
All’ambulatorio oncologico si accede tramite prenotazione al Cup con l’impegnativa per “Valutazione ambulatorio di riconciliazione”, mentre negli altri ambulatori si accede direttamente senza prenotazione ma sempre con l’impegnativa, ovviamente nei giorni e negli orari di apertura. Il paziente dovrà anche portare con sé un piano terapeutico valido. I pazienti trapiantati, non avendo uno specialista di riferimento, si potranno recare in qualsiasi ambulatorio di riconciliazione Asl.
«Abbiamo inteso allargare il servizio offerto al paziente, facilitando l’accesso agli ambulatori di riconciliazione in modo da ridurre al massimo eventuali disagi», spiega il direttore generale Maurizio Di Giosia, «ma l’obiettivo è anche un altro: vogliamo capire, attraverso un colloquio fra i nostri specialisti e il cittadino, quali sono i motivi che hanno indotto il paziente a farsi curare fuori Asl. E quindi anche spiegargli quali sono le prestazioni sanitarie offerte dalla nostra azienda».