Space Days Vol III: a Campo Imperatore l’arte dedicata all’esplorazione dello spazio

2 Luglio 2024
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Approda a Campo Imperatore “Space Days Vol III”, l’installazione artistica dedicata all’esplorazione dello spazio

L’AQUILA – Arte e ricerca scientifica si incontrano sul Gran Sasso, con l’approdo di fronte all’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore di “Space Days Vol III”, l’installazione temporanea realizzata dall’artista bellunese Fabiano De Martin Topranin e promossa da Dolomiti Contemporanee e dall’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf). La cerimonia di presentazione al pubblico è prevista per venerdì 5 luglio alle ore 11:45, mentre l’allestimento rimarrà in essere fino al 30 settembre 2024.

La scultura, un cosmonauta scolpito a mano in cedro atlantico, per 2 metri e trenta di altezza, ha l’obiettivo di trattare in maniera innovativa il tema dell’esplorazione astronomica, creando al tempo stesso un dialogo con il paesaggio naturale e i luoghi artificiali deputati allo studio dello spazio. L’opera assume ulteriore significato anche poiché l’Osservatorio Astronomico dell’Inaf di Campo Imperatore, situato a 2.150 metri sopra il livello del mare, è l’osservatorio astronomico professionale più alto d’Italia.

“Abbiamo accolto con molto interesse l’idea di creare un punto di contatto tra arte e ricerca nei pressi della nostra sede di Campo Imperatore – ha commentato il direttore dell’Inaf Enzo Brocato – L’accostamento può sembrare ardito, al contrario l’artista e il ricercatore si impegnano entrambi utilizzando la loro creatività per andare oltre i confini del noto, del banale o dell’ovvio. L’artista esplora la bellezza e l’immaginazione, l’astrofisico scopre nuovi corpi celesti e le leggi fisiche che governano l’universo. La speranza è che i panorami di questa magnifica montagna insieme alle cupole dell’osservatorio e all’opera dell’artista destino curiosità, stimolino domande e, infine, ci ricordino come lo spettacolo degli ambienti naturali, la ricerca della conoscenza, la bellezza e la sorpresa dell’arte e della cultura siano una potente alternativa agli scenari di guerra e distruzione”.

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