Un’altra settimana di cassa integrazione per i dipendenti Stellantis di Atessa, dal 22 al 28 luglio. Il provvedimento interesserà anche lo stabilimento polacco
ATESSA – Stellantis Europe Atessa ha annunciato oggi ai sindacati un’altra settimana di cassa integrazione, dal 22 al 28 luglio per i 400 dipendenti del plant. Predisposto anche il fermo produttivo per l’1 e il 2 luglio, fatta eccezione per il reparto Ckd di lastratura e del convertion centre. Interessato dalla cassa integrazione anche lo stabilimento polacco, non strutturato per la produzione di veicoli cabinati.
Il piano è stato illustrato stamani dalla direzione dell’azienda al comitato esecutivo di Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf, a seguito della crisi di mercato che affligge il comparto dei furgoni. Per Stellantis, dunque, si è reso necessario proseguire con la riduzione della produzione dei veicoli cabinati e iniziare a tagliare anche sui veicoli furgonati.
Con una flessione delle richieste tale da essere scesi sotto gli 800 veicoli al giorno, dall’8 luglio è prevista una rimodulazione dell’organizzazione del lavoro dello stabilimento. Salvo che per le unità di lastratura e verniciatura, nelle unità di montaggio si lavorerà solo sul 1° e sul 3° turno, utilizzando la copertura cigo per il 2° turno.
Dichiara Nicola Manzi, segretario della Uilm Chieti-Pescara: “Saranno mesi duri, che previsionalmente, secondo i dati a nostra disposizione, potrebbero protrarsi anche oltre l’autunno. Premesso che tutto è dettato dal mercato, dobbiamo tenere alta la guardia affinché si eviti la delocalizzazione del lavoro dell’indotto. Il mio appello va al governo regionale e alla politica tutta. Questo è il momento di accelerare e migliorare la fruizione delle infrastrutture da parte del comparto automotive. Abbiamo bisogno di un territorio predisposto al trasporto merci e alla logistica capillare”
E sottolinea: “Come Uilm chiediamo di investire e potenziare il trasporto merci su ferro, grazie alla società regionale Sangritana che già svolge servizio in Val di Sangro. Le aziende dell’indotto hanno una capacità produttiva fino a 300mila furgoni l’anno e possono contare su una professionalità acquisita in oltre 40 anni di esperienza e sulla manodopera altamente specializzata dei nostri addetti. Il Made in Italy è la risposta a questo periodo di rallentamento del mercato e la Regione deve farsi trovare pronta per arginare la crisi che questo comporta e rilanciare e potenziare il nostro indotto”.
La Stellantis di Atessa, lo ricordiamo, era già ricorsa alla cigo per i lavoratori del plant dal 10 al 23 giugno, mentre dal 24 giugno al 7 luglio la cigo era stata attuata per 600 dipendenti. Dall’8 al 21 luglio, invece, sono stati messi in cassa integrazione fino a un massimo di 800 lavoratori.