Muore per una embolia polmonare una giovane operatrice socio sanitaria: la famiglia dona gli organi

26 Giugno 2024
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La famiglia ha acconsentito alla donazione di organi e ridato così speranza a cinque dei quasi 8mila pazienti in lista d’attesa per trapianto in Italia

TERAMO – Ha lasciato la famiglia, gli amici, i colleghi della Asl di Teramo a causa di una embolia polmonare massiva. Si tratta di Simona Licani, la giovane operatrice socio sanitaria deceduta all’età di 40 anni, apprezzata anche in campo universitario, dopo essersi iscritta al primo anno del corso di laurea in Scienze infermieristiche dell’Università dell’Aquila, nella sede distaccata di Teramo. Sentimenti di cordoglio, ma anche di gratitudine, arrivano alla famiglia dalla Asl e dal direttore generale Maurizio Di Giosia «per il nobile assenso alla donazione degli organi. In un momento di grandissimo dolore, hanno saputo con il loro gesto ridare vita ai pazienti che attendono con speranza il ritorno alla vita attraverso il trapianto. La famiglia, dando prova di grande generosità e andando oltre l’immenso dolore, ha acconsentito alla donazione di organi e ridato così speranza a cinque dei quasi 8mila pazienti in lista d’attesa per trapianto in Italia».

La donazione multiorgano, la quarta dall’inizio dell’anno alla Asl di Teramo, è avvenuta all’ospedale di Sant’Omero. La complessa macchina organizzativa del processo donativo si è così messa in moto in seguito alla volontà dei familiari ed attraverso il lavoro della rete locale, regionale e nazionale si è giunti alla donazione di cuore, reni, fegato e cornee. Gli organi sono stati trapiantati nelle prossime ore in Sicilia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. «Il lavoro della rete trapianti in Italia è un modello organizzativo complesso con modalità formalizzate e coordinate tra tutti i professionisti e le strutture che operano sul territorio, in tale contesto il personale del presidio ospedaliero di Sant’Omero ha lavorato in rete e senza sosta con grande impegno e anche a loro va il mio ringraziamento», conclude il direttore generale.

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