Dopo il rimpasto la minoranza torna all’attacco scrivendo al prefetto affinché rimuova “l’ostacolo al corretto svolgimento ed esercizio dell’attività consiliare e della funzione di Consigliere comunale”
TERAMO – 56 giorni senza consiglio comunale a Teramo. È il nuovo record raggiunto dall’amministrazione D’Alberto, che non è passato inosservato ai consiglieri di opposizione. Già circa una settimana fa il consigliere Forza Italia Carlo Antonetti aveva segnalato lo scoccare dei 50 giorni senza consiglio, accusando l’amministrazione di ostacolare in tal modo il corretto svolgimento delle operazioni della macchina amministrativa, perché troppo presa dal rimpasto di giunta post elezioni regionali. Dopo lo scompiglio portato proprio dalle scelte legate al nuovo esecutivo, torna l’attacco dell’opposizione sul perdurare della mancata convocazione del consiglio comunale.
In maniera compatta infatti i consiglieri di minoranza hanno presentato un esposto al Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo. Si legge nella nota diffusa che l’esposto è stato presentato “in relazione all’inosservanza da parte del Presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco delle norme sul funzionamento dell’organo rappresentativo dell’Ente e dei principi e delle regole della democrazia con mancata convocazione del Consiglio comunale da 56 giorni e con ostacolo al corretto svolgimento ed esercizio dell’attività consiliare e della funzione di Consigliere comunale – Richiesta di intervento prefettizio e di eventuale esercizio del potere sostitutivo”.
Nell’esposto i consiglieri chiedono un intervento immediato del Prefetto, sottolineando anche la mancanza di funzionalità delle sedute del question time, che si esauriscono in semplice esternazione di domande da parte dei consiglieri senza risposte dall’esecutivo. Tra le questioni urgenti inoltre da portare avanti in seduta consiliare, ricordano la richiesta di insediamento di una commissione d’inchiesta per la vicenda giudiziaria che ha interessato i lavori del nuovo teatro comunale.