Il Festival del Medioevo farà viaggiare L’Aquila nel tempo per quattro giorni anche quest’anno, con la 2^ edizione prevista da giovedì 4 a domenica 7 luglio nel centro del capoluogo
L’AQUILA – Il Festival del Medioevo farà viaggiare L’Aquila nel tempo per quattro giorni anche quest’anno, con la 2^ edizione prevista da giovedì 4 a domenica 7 luglio nel centro del capoluogo, soprattutto nel Parco del Castello. Il titolo di questa seconda edizioni è “Le città e l’acqua”. Proprio attorno all’utilizzo e all’importanza dell’acqua per le vite e lo sviluppo socio-culturale dei nostri predecessori si svilupperanno gli incontri, i laboratori, le rievocazioni e l’esplorazione delle novità letterarie che da tutto il mondo convergeranno a L’Aquila. Dal giornalista ed esperto di geopolitica Dario Fabbri all’attrice e regista Laura Morante, passando per l’archeologo Andrea Augenti, l’offerta è pensata per essere godibile da tutti.
La manifestazione, organizzata dall’Università dell’Aquila in collaborazione con l’amministrazione, è un ulteriore passo nel percorso trasformativo della città intera in Capitale della Cultura per il 2026. Il programma dell’evento è stato presentato stamani in conferenza stampa a Palazzo Margherita, alla presenza, tra gli altri, del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e dei responsabili scientifici del festival, i professori dell’Univaq Amedeo Feniello e Alfonso Forgione.
“Questa seconda edizione è stata voluta fortemente dall’Università dell’Aquila, in collaborazione con il Comune dell’Aquila, per portare in città un evento diverso dal solito, all’insegna della cultura e della divulgazione scientifica. Vogliamo raccontare il Medioevo attraverso la voce degli studiosi, ma non come una classica lezione accademica, che per alcuni può risultare noiosa. Per questo ci saranno gruppi di rievocatori, sbandieratori e associazioni che si occupano di far rivivere il Medioevo”, spiega ad Abruzzo Speciale Alfonso Forgione, docente di Archeologia medievale e cristiana dell’Univaq.
E aggiunge: “Dalle strutture idrauliche agli acquedotti romani, fino ai grandi fiumi che hanno fatto la storia delle città medievali, o piuttosto le Repubbliche marinare, quindi Pisa, Genova, Venezia e Amalfi, o l’importanza dell’acqua per L’Aquila, all’origine della sua fondazione”.
La scelta del leitmotiv dell’acqua nasce dalla volontà di riscoprire le origini dell’Aquila, nota un tempo come Aquileia degli Abruzzi per via della grande quantità di sorgenti d’acqua presenti sul territorio. Lo scorso anno, lo ricordiamo, a fare da cardine era il tema dell’urbanistica.
“L’obiettivo è di trattare ogni anno un argomento diverso – continua Forgione ai nostri microfoni – È un’iniziativa di alto valore scientifico, ma come obiettivo primario abbiamo quello della vasta divulgazione, valorizzando la città in cui ci troviamo. Quale tema migliore dell’acqua per valorizzare la città che è stata fondata su un territorio ricca di acque?”.
Nonostante la zona del Parco del Castello sarà anche quest’anno la sede principale delle rievocazioni, il villaggio medievale che gli avventori si troveranno a visitare sarà completamente diverso. Sostiene Forgione: “Vogliamo aprire la città a nuove esperienze, quindi ogni anno facciamo venire nuovi ospiti e nuovi gruppi di rievocatori. In questo modo facciamo venire a L’Aquila sempre nuove persone e, allo stesso tempo, facciamo scoprire agli aquilani sempre qualcosa di nuovo”.
Data l’emergenza idrica che non solo il sud Italia, ma una grande parte del mondo si trova oggi ad affrontare, a volte in maniera sempre più drammatica, non mancheranno confronti con il passato. “Inevitabilmente si faranno anche dei confronti, si racconterà meglio l’utilizzo dell’acqua che si faceva. Aprendo a delle chiavi di lettura particolari. Lo stesso Dario Fabbri parlerà della geopolitica legata all’acqua, al controllo delle acque e dei mari. È un argoemnto estremamente attuale, basti pensare a tutti i vari conflitti che sono in corso attualmente per il controllo dell’Acqua. Sono dibattiti legati al passato, ma sempre con un piede nel presente”.
Ad aprire la manifestazione sarà il monologo di Laura Morante dedicato alla storia dell’Aquila, previsto per giovedì 4 luglio alle 21:15 presso l’Auditorium del Parco.
Venerdì 5 luglio, invece, la mattina si svolgerà all’insegna delle lezioni “Un grande lago salato. Archeologie dell’Adriatico” di Augenti, “Le acque della Palermo arabo normanna”, sui legami tra il mondo cristiano e quello islamico nel Mediterraneo, a cura di Francesco Paolo Tocco, per poi passare alla presenza dell’acqua nella lirica spagnola medievale con l’accademica Magdalena León Gómez, accompagnata dall’intermezzo di voce e percussioni rispettivamente di Elena D’Ascenzo e Davide Zanini. Sempre nel pomeriggio del 5 luglio, si avvicenderanno ancora le conferenze di Luca Molà, con “Il ritorno a Venezia di Marco Polo”, per poi passare a “Talpe d’acqua. Lo scavo dell’acquedotto sotterraneo di Siena” di Duccio Balestracci, seguito da “Le acque contese all’Aquila” di Pierluigi Terenzi, e infine le “Terme in città”, a cura di Francesca Romana Stasolla. In un secondo momento si aprirà la discussione sul libro di José Enrique Ruiz-Domènec, “Il sogno di Ulisse: una storia umana del Mediterraneo” (Utet, 2023), discusso da Franco Cardini, Luigi Mascilli Migliorini e lo stesso José Enrique Ruiz-Domènec. La serata di venerdì si concluderà con la lezione-spettacolo dal titolo “La Geopolitica dell’acqua”, tenuta dall’analista geopolitico, nonché direttore della rivista “Domino”, Dario Fabbri.
Sabato 6 luglio faranno gli onori di casa i professori dell’Univaq Marcello Di Risio, con “Gli
antichi segreti di un acquedotto romano”, Andrea Bernardoni e la sua lezione “Le macchine di Leonardo Da Vinci e la forza dell’acqua, e la docente di Storia della musica del Conservatorio A. Casella dell’Aquila Daniela Macchione, con “Il mare e la musica nel Medioevo”. A concludere la mattinata sarà l’intervento del direttore del Munda Federica Zalabra: “Da acqua e da Spirito. Significati e simbologie nelle opere del Museo Nazionale d’Abruzzo”.
Il racconto “Storie di luna e di seta”, a cura di Franco Franceschi, animerà il pomeriggio di sabato, seguito da Francesca Sogliani, che parlerà dell’acqua a Matera con “L’acqua in un sito rupestre: il caso
Matera”. Antonio Musarra approfondirà poi il tema de “La rivoluzione nautica del Medioevo”. A concludere gli interventi sarà Fulvio delle Donne con la lezione “Federico II di Svevia: la rotta della pace”. La serata sarà incantata dal concerto di musica medievale in costume “Chiare fresche et
dolci acque”, eseguito dal gruppo Concentus Serafino Aquilano, diretto da Manlio Fabrizi. Per la serie delle lezioni spettacolo, sabato sera sarà il turno di “Confinamenti”, a cura Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, accompagnati alla chitarra da Carlo Mascilli Migliorini.
Domenica 7 luglio si aprirà con la lezione di Aldo Ferrari, intitolata “La Volga fra Ebraismo, Cristianesimo e Islam”, per poi passare al racconto del Tamigi di Amedeo Feniello, con “Dal fiume alla città: il racconto del Tamigi”. A seguire, Umberto Longo, presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, terrà la lezione “Il Tevere, vena della Storia”. La mattinata si concluderà con l’intervento di Forgione dedicato al fiume principale del nostro territorio, l’Aterno, intitolato appunto “L’Aterno tra i due Abruzzi”. Domenica pomeriggio Luciano Pezzolo, Gabriella Airaldi, Bruno Figliuolo, e Lorenzo Tanzini parleranno delle Repubbliche marinare. Alle 18.30 l’Auditorium ospiterà il concerto delle Cantatrici di Euterpe e Aquila Altera Ensemble “Tromme e altri suono co’ multi giullari. L’Aquila 1308: festa per l’inaugurazione dell’acquedotto di Santanza”, tratto dall’opera “Suoni e immagini di una città. Musica all’Aquila tra Medioevo e prima Età moderna” di Maria Antonietta Cignitti, Valentina Panzanaro. Alle 21:15, invece, la serata conclusiva del Festival avrà come protagonista Elisabeth Crouzet-Pavan, con la lezione “La Senna nella storia medievale”.
Ogni lezione sarà registrata e resa disponibile per la fruizione da remoto sul sito internet dell’evento: https://www.festivalcittadelmedioevo.it.