Italrugby: L’Aquila e l’Abruzzo basi estive fino al 2026, oggi l’allenamento aperto al Fattori (foto)

21 Giugno 2024
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L’accordo triennale tra Regione e Fir è stato celebrato oggi allo Stadio Fattori con l’allenamento a porte aperte della nazionale maschile

L’AQUILA – Fans di tutte le età sono accorsi stamani allo Stadio Fattori dell’Aquila per assistere all’allenamento a porte aperte della nazionale maschile di rugby, nonostante il caldo impietoso. Quello di oggi è stato l’ultimo allenamento della squadra del commissario tecnico Gonzalo Queseda prima della partenza per il tour estivo nell’Oceano Pacifico, e celebra la scelta dell’Aquila e di altre città abruzzesi come mete per gli allenamenti estivi delle nazionali di rugby di tutte le categorie, incluse le Juniores, fino al 2026.

L’accordo triennale suggellato tra Regione Abruzzo e Fir prevede che sessioni di preparazione, summer camp e partite di rugby internazionale si svolgano a L’Aquila e in atre location attrezzate, purché siano all’ombra del Gran Sasso.

Oltre alle orde di bambini, ragazzi e genitori corsi in campo per incontrare i loro campioni, non potevano mancare l’head coach Gonzalo Queseda, il presidente della Federazione italiana rugby, nonché ex giocatore della nazionale, Marzio Innocenti, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e l’assessore regionale allo sport Mario Quaglieri.

“L’accordo programmatico prevede, campi scuola, il bellissimo allenamento della nazionale seniores, prevede partite under16, under18, under21, incluse le nazionali – spiega Quaglieri – l’Abruzzo e lo sport ormai sono un tandem difficile da disunire”.

“Sono estremamente felice che abbiamo preparato come Federazione questo accordo con L’Aquila – dichiara Marzio Innocenti – Venire a L’Aquila ha un valore aggiunto: l’amore per il rugby che ha questa città e l’importanza che questa città ha per il rugby italiano. Questo è un momento importate per la nazionale e per la Federazione, perché è un passo importante per ricominciare a portare L’Aquila dove deve stare. Qui c’è voglia di rugby ad altissimo livello, si vede e si sente. Dobbiamo lavorare tutti quanti in modo che l’alto livello anche domestico sia presente in campo tutte le settimane – e ha aggiunto – Al Fattori, da giocatore, ho disputato alcuni degli incontri più duri della mia carriera”.

Racconta Queseda: “Sono stato molto contento quando Marzio mi ha detto che c’era l’opportunità di lavorare con. la nazionale più a sud. Con i ragazzi avevamo fatto un lavoro profondo per capire qual è il nostro scopo principale, ed è emerso che lo scopo numero uno dei ragazzi è quello di essere di ispirazione per chi ci segue. Quando siamo arrivati e abbiamo visto questo l’ho ricordato ai ragazzi e loro hanno ringraziato. Di fronte a tutto ciò, tutto il lavoro che abbiamo fatto prende senso, come la vittoria contro il Galles. È importantissimo. Oggi fa caldo per le temperature, ma anche per il calore umano che abbiamo ricevuto”.

“Ho occupato questi spalti per decenni, ogni volta che ne ho avuto l’occasione – commenta Biondi – riteniamo che il movimento rugbistico abbia bisogno di tutti e che i campanilismi vadano superati. Abbiamo visto quest’anno i risultati non solo con l’Avezzano, ma anche con il Paganica e con La Rugby L’Aquila. Ricominciamo a riassaporare quel gusto che avevamo perso e che abbiamo celebrato solennemente con il trentennale dello scudetto del 1994”.

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