Roseto degli Abruzzi. Riceve una chiamata da sedicenti carabinieri che tentano di truffarla: una donna scampa alla tecnica dello spoofing

18 Giugno 2024
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I malviventi hanno utilizzato una tecnica che ha permesso loro di far figurati il reale numero della locale stazione di carabinieri

ROSETO DEGLI ABRUZZI – Hanno usato la tecnica dello spoofing per tentare di raggirare al telefono una donna di Roseto degli Abruzzi, fingendosi carabinieri per avere accesso al suo conto. Lo spoofing è una particolare tipologia di attacco che consente a un malintenzionato di nascondere la propria identità per risultare affidabile alla vittima e ottenere così accesso a informazioni riservate e a dati sensibili. La donna tuttavia insospettita ha poi chiuso la telefonata e si è rivolta ai carabinieri, nonostante i criminali siano riusciti a far figurare il reale numero di telefono della stazione carabinieri di Roseto degli Abruzzi.

In particolare la donna ha ricevuto una telefonata da un sedicente funzionario di banca, che le comunicava di aver notato dei movimenti sospetti sul suo conto corrente verso uno stato estero e che, successivamente, sarebbe stata contattata dai carabinieri della stazione di Roseto degli Abruzzi, che l’avrebbero aiutata a mettere in salvo i suoi fondi. Effettivamente, dopo pochi minuti, la donna ha ricevuto un’altra telefonata da sedicenti carabinieri, che, confermando quanto riferito prima dal finto funzionario di banca, iniziavano a chiederle di effettuare specifiche operazioni tramite il suo conto corrente, chiedendole, in particolare, di fornire i codici con cui operava on-line.

Sebbene il numero da cui proveniva la chiamata corrispondesse a quello della stazione carabinieri di Roseto, la donna, insospettita, ha troncato la conversazione per poi richiamare il numero telefonico del comando. I Carabinieri in tal senso hanno ribadito che nessuno può lecitamente chiedere tali informazioni, soprattutto per telefono, per cui è importante, nel caso si sia ricevuta una telefonata dubbia, contattare subito il 112 per denunciare l’accaduto.

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