Il vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, ha annunciato l’istituzione del primo parco europeo dei Borghi del Respiro in Abruzzo, sottolineando il ruolo cruciale delle aree protette nel promuovere la crescita regionale
L’AQUILA – L’Abruzzo ha aperto le porte al primo parco europeo dei Borghi del Respiro, un riconoscimento prestigioso che segna un ulteriore passo in avanti nella gestione delle aree protette. “Le aree protette possono e devono rappresentare un valore e un’opportunità di crescita per i territori”, ha dichiarato Emanuele Imprudente, vicepresidente della giunta regionale, durante la conferenza stampa di presentazione del parco.
La conferenza, tenutasi all’Emiciclo dell’Aquila, ha visto la partecipazione di Francesco D’Amore, presidente del Parco naturale regionale Sirente Velino, Vincenzo Colorizio, pneumologo e presidente dell’associazione nazionale borghi del respiro, e i sindaci dei comuni coinvolti nell’iniziativa.
Imprudente ha sottolineato l’importanza della certificazione dell’alta qualità dell’aria nei borghi dell’Abruzzo, risultato di un intenso lavoro di squadra tra la governance del parco e il suo assessorato. “La certificazione dell’altissima qualità dell’aria che si respira nei nostri borghi – ha spiegato Imprudente – è frutto di un serrato e sinergico lavoro di squadra tra la governance del parco e il mio assessorato, un’iniziativa di grande valenza e fondamentale importanza per promuovere nel mondo l’unicità della nostra regione valorizzandone al contempo l’eccellenza dei prodotti tipici, dietro i quali ci sono l’identità, la storia, la cultura e la vocazione ospitale dei nostri territori”.
Imprudente ha quindi riflettuto sul passato dell’Abruzzo, una terra che per molto tempo non è stata in grado di valorizzare le sue enormi ricchezze. “Grazie alla serie di attività che abbiamo messo in campo – ha continuato Imprudente -, che ci hanno già visto progetto pilota per la Green community in Italia, sino al prestigioso riconoscimento odierno, possiamo affermare senza timore di smentita che l’Abruzzo sta finalmente prendendo coscienza delle enormi potenzialità di un ambiente meraviglioso”.