Il leader del centrosinistra pescarese chiede il riconteggio che metterebbe in discussione la vittoria al primo turno di Masci
PESCARA – “Ci sono dei verbali, vuoti o parzialmente vuoti che la commissione elettorale stessa ha messo sotto controllo” così Carlo Costantini, esponente del centrosinistra pescarese che lunedì ha perso le elezioni, commenta la verifica di 588 schede elettorali. Sono diverse le motivazioni che hanno spinto Costanini a richiedere la verifica dei voti che hanno permesso a Carlo Masci di essere rieletto. Costantini commenta: “Ci sono delle sezioni che non hanno riportato voti disgiutni. Questo ci fa pensare che per via di una certa complessità dell’individuazione del voto disgiunto non sia stato correttamente riportato come accaduto, per esempio, a Campobasso.
Poi c’è un’altra anomalia. Il Sindaco Masci ha raccolto la quasi totalità dei voti attraverso le liste, solo in 11 sezioni ha preso voti provenitentii da altre lsite ma sono irrilevanti. per quesot è strano che in altre sezioni abbia preso 40-30-20 preferenza. Una cosa illogica rispetto al trend del consenso che si è sviluppato. Anche qui ci potrebbe essere un errore di valutazione nell’attribuzione del voto disgiunti. Credo che sia stato riportato anche il voto del partito nell’attribuzione cioè: una croce su forza Italia, preferenza a Costantini o Pettinari, nel momento del verbale è stato riportata la preferenza anche a Masci vista la preferenza in un partito del centrodestra.
Abbiamo fatto fare delle valutazioni di carattere statistico-matematico da degli esperti che ci hanno fatto accendere dei riflettori su diverse schede elettorali.
Abbiamo segnalato questi aspetti alla commissione elettorale, farà delle valutazioni. Del resto sono 588 i voti che hanno permesso a Masci di evitare il ballottaggio e sono troppo pochi. Non sono qui a denunciare situazioni strane, tutto è avvenuto nell’assoluta regolarità”.