Tra gennaio e maggio del 2024, su 45 impianti a fonti fossili monitorati in Abruzzo, Lombardia e Piemonte, sono state trovate emissioni di gas metano in 34 impianti
CHIETI – Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente l’Abruzzo è una delle tre regioni italiane dove sono state rilevate perdite di metano negli impianti di fonti fossili.
Il rapporto, intitolato “C’è puzza di gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso”, è stato realizzato con il sostegno di Clean Air Task Force, ed evidenzia i rischi delle dispersioni e sprechi di gas metano.
Tra gennaio e maggio del 2024, su 45 impianti a fonti fossili monitorati in Abruzzo, Lombardia e Piemonte, sono state trovate emissioni di gas metano in 34 impianti, il 75,5%, per un totale di 120 punti di emissione. Di queste perdite, 35 sono casi di venting (rilascio diretto in atmosfera) e 85 sono perdite da differenti componenti delle infrastrutture, legate spesso a una bassa o scarsa manutenzione.
In Abruzzo, in particolare, le situazioni più gravi riguardano l’impianto Remi di San Salvo (Chieti), con 13 perdite e 1 caso di venting, e quello di Casalforzato (Chieti) con 7 perdite e 1 venting. Questi dati sono stati raccolti in otto giorni di analisi condotte sul suolo pubblico.