Sono 400.952 gli elettori chiamati alle urne in Abruzzo per le elezioni amministrative di sabato e domenica. L’attenzione è puntata su Pescara, Montesilvano e Giulianova
PESCARA – L’Abruzzo si prepara per un fine settimana di votazioni, con 400.952 elettori chiamati a esprimere la loro preferenza nelle elezioni amministrative. Le elezioni riguarderanno 98 comuni, meno di un terzo del totale della regione, per complessive 537 sezioni.
Tra i comuni coinvolti, solo tre hanno un numero di abitanti superiore a 15 mila: Pescara, Montesilvano e Giulianova. Al contrario, il comune più piccolo al voto è Montebello sul Sangro, nel Chietino, dove sono chiamati alle urne solo 127 elettori.
Le urne saranno aperte sabato dalle 15 alle 23 e domenica dalle 7 alle 23. La partita più importante è quella giocata a Pescara (103.216 elettori). Quattro i candidati a sindaco nel capoluogo adriatico: il sindaco uscente, Carlo Masci, per il centrodestra; Carlo Costantini per il centrosinistra; il civico Domenico Pettinari; Gianluca Fusilli per Stati Uniti d’Europa. Se il centrodestra ha l’ambizione di non perdere Pescara e, anzi, punta alla riconferma di Masci al primo turno, il centrosinistra ambisce a conquistare il capoluogo adriatico, forte anche del risultato registrato in città alle regionali del 10 marzo scorso – 52.29% dei consensi contro il 47,71% del centrodestra – in controtendenza con il dato abruzzese, che ha sancito la vittoria di Marco Marsilio.
Anche a Montesilvano (44.484 elettori) la competizione è accesa, con il sindaco uscente, Ottavio De Martinis, centrodestra, e Fabrizio D’Addazio per il centrosinistra. A Giulianova (21.699 elettori), quattro candidati si contendono la carica di sindaco.
Dei 98 comuni al voto, 50 sono in provincia di Chieti, 23 in provincia di Teramo, 17 in provincia di Pescara e otto in provincia dell’Aquila. Oltre ai tre comuni più grandi, tra gli altri comuni al voto spiccano Città Sant’Angelo nel Pescarese, Pineto e Atri nel Teramano, Fossacesia nel Chietino e Trasacco nell’Aquilano.