ANCE Chieti-Pescara e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico denunciano l’aumento vertiginoso degli episodi di violazione delle aree cantierizzate
PESCARA – Ennesimo furto di materiale avvenuto in un cantiere edile. In realtà, i furti sono stati due, realizzati nella stessa nottata ai danni di diversi cantieri edili di Pescara appartenenti alla medesima ditta che ne ha subiti diversi in particolare dal 2022 in poi.
Il fenomeno è abbastanza diffuso e tale che Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ed Ance Chieti Pescara hanno deciso di avviare un’indagine tra i propri iscritti per registrare l’entità dei furti al fine di segnalarne la gravità alle autorità competenti.
I malviventi stanno ripetutamente visitando i cantieri per sottrarre i materiali in rame, in particolare i cavi di alimentazione elettrica delle gru per rimuovere i quali i ladri devono arrampicarsi in altezza, sui tralicci delle stesse gru.
Al di là dei rilevanti costi dei materiali rubati, le imprese subiscono anche il danno del fermo cantiere dovuto alla necessità di ripristinare tutte le linee elettriche sottratte dai malviventi.
La recrudescenza dei furti di rame deve essere presa in debita considerazione per evitare il rischio del ritorno indietro di qualche anno, quando i ladri cominciarono a sfilare anche i cavi di rame degli impianti di illuminazione delle gallerie.
Il Presidente di Ance Chieti Pescara Antonio D’Intino ha evidenziato: “Al di là del danno economico ed organizzativo subito dalle imprese, nonostante la normale accortezza degli imprenditori nella predisposizione di misure atte ad evitare che estranei possano entrare in cantiere, vi è anche il rischio che ricadano sulla loro responsabilità anche gli incidenti subiti dai malavitosi durante i furti messi in atto normalmente di notte, durante i quali i ladri per sottrarre i cavi di rame, si arrampicano sui tralicci delle gru.”