Il Sindaco Masci, l’Assessore alla Cultura del Comune, Maria Rita Carota hanno ufficializzato la richiesta fatta al Ministero della Cultura
PESCARA – La città di Pescara ha ufficialmente presentato la propria candidatura per diventare la Capitale dell’Arte Contemporanea 2026. Il sindaco Carlo Masci e l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota hanno annunciato che entro il 30 giugno sarà presentata la domanda formale al Ministero della Cultura. Il progetto coinvolgerà le migliori espressioni culturali e realtà del territorio abruzzese, dimostrando ancora una volta l’eccellenza della regione. Il 30 ottobre verrà annunciato il vincitore del titolo, che riceverà un contributo di 1 milione di euro da investire nella rigenerazione e riqualificazione di strutture e nell’organizzazione di eventi.
Durante la conferenza stampa, erano presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, il Direttore generale del Comune Pierluigi Carugno, il Dirigente della Cultura Fabio Zuccarini e i membri del Tavolo tecnico di lavoro creato per sviluppare il progetto.
Il sindaco Masci ha dichiarato che la candidatura nasce dal ricco tessuto socio-culturale di Pescara, evidenziando la forza, l’esperienza e la storia della città nell’arte contemporanea, citando eventi come Fuori Uso. L’assessore Carota ha aggiunto che Pescara ha tutte le potenzialità per vincere il titolo grazie ai suoi luoghi, operatori e risorse. Ha sottolineato l’importanza di valorizzare le radici culturali locali e di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti per preparare un progetto convincente.
Il 15 settembre 2024 inizierà la valutazione dei cinque migliori progetti da parte della giuria, seguita il 15 ottobre dall’audizione dei finalisti. Il 30 ottobre 2024 verrà presentato al Ministero il progetto vincente. Il Presidente Antonelli ha sottolineato che, se Pescara vincerà, l’Abruzzo diventerà un polo culturale di riferimento per l’Italia. Carugno e Zuccarini hanno precisato che il contributo di 1 milione di euro sarà utilizzato per eventi e interventi sulle strutture, e che sono già state previste variazioni di bilancio per il 2026.