La montagna come strumento di cura e di riabilitazione psichiatrica: da Giulianova un’escursione sul Gran Sasso

31 Maggio 2024
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Ieri in 14 tra familiari e pazienti del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura hanno fatto un’escursione in montagna, partendo dai Prati di Tivo, con arrivo alla Madonnina

PIETRACAMELA – La montagna come strumento di cura e di riabilitazione psichiatrica. Secondo l’approccio della montagnaterapia, le attività in natura che implichino un confronto diretto tra sé e l’ambiente, rinforzate da adeguati interventi di riflessione sull’esperienza realizzata, favoriscono una più immediata presa di coscienza rispetto al proprio mondo interiore e al proprio funzionamento. È per questo che ieri in 14 tra familiari e pazienti del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura hanno fatto un’escursione in montagna, partendo dai Prati di Tivo, con arrivo alla Madonnina.

L’iniziativa è stata organizzata dallo Spdc di Giulianova, guidato da Gaetano Callista, con la collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale di Teramo diretto da Domenico De Berardis, insieme alla Sezione Cai di Sant’Egidio, e grazie al supporto del direttore sanitario dell’ospedale di Giulianova, Manuela Di Virgilio con la convinzione che  la montagna e le attività ad essa legate, specialmente se svolte all’interno di un contesto di gruppo, possano offrire un grande valore terapeutico e riabilitativo per individui in situazioni di fragilità.

La camminata di 7 chilometri si aggiunge a un piano riabilitativo introdotto in Spdc con l’arrivo del tecnico della riabilitazione psichiatrica Rossella Angelozzi che ha dato nuova linfa con idee e progetti. Infatti, forse per la prima volta in Italia, dall’inizio del 2024, con cadenza settimanale, si è formato un “Gruppo multifamiliare” nel quale, senza giudizio l’uno verso l’altro, le persone che soffrono e i loro cari si incontrano con altre famiglie per condividere difficoltà ed esprimere emozioni da troppo rimaste in silenzio.

Nel reparto si svolgono attività strutturate come gruppi psico-educativi sul tema della recovery, la gestione della rabbia, il potenziamento delle abilità sociali, l’art therapy con i benefici del disegno e il cineforum. Infine, ma non meno importante, viene promossa l’autosomministrazione della terapia farmacologica per rendere completamente autonome le persone al rientro a domicilio. Lo scopo di tali iniziative è diminuire il ricorso alla contenzione, combattere lo stigma e i pregiudizi, promuovendo un clima accogliente e positivo nei confronti della salute mentale.

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