Mettere al centro la salute mentale e ribadire l’importanza di stare accanto a chi vive disturbi mentali, utilizzando i social media per diffondere rispetto e informazione: questi gli obiettivi del convegno “Salute mentale per tutti: combattere lo stigma della diversità”, tenutosi oggi presso l’aula magna del polo Univaq di Coppito, a L’Aquila
L’AQUILA – Incontrarsi e dialogare per mettere al centro la salute mentale e ribadire l’importanza di stare accanto a chi vive disturbi mentali, utilizzando i social media per diffondere rispetto e informazione. Questo l’obiettivo del convegno “Salute mentale per tutti: combattere lo stigma della diversità”, tenutosi nella giornata di oggi presso l’aula magna Alan Turing del polo di Coppito dell’Università degli Studi dell’Aquila.
L’evento, organizzato dal Distretto 2090 del Rotary, dalla Commissione distrettuale per la salute mentale e dal dipartimento Mesva dell’Univaq, ha ospitato tra i relatori lo psichiatra e professore Massimo Casacchia, la direttrice del Dipartimento Mesva Anna Maria Cimini, il governatore del Distretto rotariano 2090 Gesualdo Angelico, il presidente dell’Ordine dei Medici Mario Giannoni, i presidenti dei Rotary Club L’Aquila e Gran Sasso, e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta.
Come spiega Casacchia, è stata “un’occasione per riflettere su diverse tematiche, a partire dall’impatto delle restrizioni legate al contenimento della pandemia da Covid sulla salute mentale, quali aumento di ansia, depressione e altri disturbi mentali in molte persone. Soprattutto, ci si è concentrati sullo stigma verso le persone con disturbi mentali: una condizione che può ostacolare la richiesta di aiuto e il processo di guarigione”.
E aggiunge: “Abbiamo analizzato il ruolo dei media nel combattere lo stigma contribuendo a creare un clima di rispetto e comprensione per le persone diverse”.
Oltre all’importanza di sostenere chi soffre, si è affrontata anche la crucialità del supporto familiare e comunitario: lo stato di avanzamento di un gruppo sociale si misura in base alla capacità di tutelare gli individui più fragili e i loro cari. Altro tassello fondamentale per costruire un ambiente migliore per le nuove generazioni e le precedenti è l’eradicazione delle discriminazioni nei confronti della comunità LGBTQIA+.
A chiusura dei lavori, un appello ad agire: “È necessario che tutti noi ci impegniamo per creare una società più inclusiva e accogliente per le persone con disturbi mentali e per tutte le persone considerate ‘diverse’”, ha dichiarato Casacchia.