Nonostante il pagamento di un anticipo di 80.000 euro, i lavori sono stati interrotti e le famiglie sono rimaste senza casa. La questione è ora al vaglio del tribunale
SULMONA – A Sulmona otto famiglie vivono un incubo da più di due anni. Hanno perso 80.000 euro e si trovano ad affrontare costi legali in aumento. Il loro sogno di una casa rinnovata si è trasformato in un disastro.
Il giudice del tribunale locale, Pierfilippo Mazzagreco, ha nominato un esperto per un accertamento tecnico preventivo. L’esame, richiesto dagli inquilini, mira a cristallizzare lo stato dei luoghi. Potrebbe portare a una richiesta di risarcimento danni o alla ripresa dei lavori, che gli inquilini sono disposti a pagare di nuovo pur di accelerare i tempi.
I lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio, iniziati a maggio 2023, sono stati interrotti all’improvviso in autunno. La ditta subappaltatrice ha abbandonato il cantiere, portando via tutte le attrezzature e lasciando solo la recinzione. Questo perché l’appaltatore principale non avrebbe pagato l’impresa subappaltatrice.
Nonostante i residenti dell’edificio avessero pagato un anticipo di 10.000 euro a testa per la demolizione e la ricostruzione, un totale di 80.000 euro è sparito. Di conseguenza, hanno deciso di procedere legalmente contro l’appaltatore principale. La Guardia di Finanza di Sulmona sta indagando sul caso.
“Stiamo pagando soldi su soldi da anni. Speriamo di poter tornare a casa prima del prossimo inverno”, commenta una delle inquiline.